Piango Ciro Esposito. Temo altri morti web

Il web farà altre vittime. La Rete che aveva dato per morto Ciro Esposito molte ore prima che il suo cuore cessasse di battere, sta alimentando rancori, insulti, minacce. Temo che questa follia illegale, irresponsabile, impunità stia per generare nuovi cadaveri


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Piangiamo per la morte di Ciro Esposito. Preghiamo per l’anima di Ciro Esposito. Ma stiamo anche attenti, molto attenti per il futuro.

In queste ore che – seguendo la santa esortazione della madre del defunto – avrebbero dovuto esser dedicate alla preghiera ho letto e sentito cose terrificanti. Insulti razziali, sadici sghignazzi al cospetto di un cadavere, minacce di vendetta in occasione delle prossime partite. Terribile questo uso scellerato delle tecnologie di comunicazione.

Ciro Esposito viene osannato e dileggiato. Ciro Esposito diventa la vittima da vendicare o il trofeo del nemico ucciso sul quale far festa. Pazzesco, folle, illegale.

Spero che in queste ore di vergogna ci sia chi vigili sul web, registri le conversazioni, documenti gli insulti e le minacce per far scattare le giuste punizioni. Ci spero tanto, ma ci credo poco. Il calcio è il territorio dell’impunità garantita ed il web esalta questa presunzione di poter insultare e minacciare senza dover mai rispondere delle parole. I colpi di pistola che hanno ucciso Ciro Esposito sono alimentati da questo rancore che la rete moltiplica. Con le dita sulla tastiera ed il mouse a portata di mano sono tutti guerrieri pronti alla sfida mortale. E purtroppo la morte qualche volta arriva davvero a stroncare giovani vite, spazzar via sogni e progetti, distruggere famiglie.

Certo chi doveva vigilare, forse, non ha fatto fino in fondo il proprio dovere. Ma stiamo parlando di un agguato premeditato ed organizzato. Di una violenza che come un cancro si alimenta del furore della Rete ormai priva di regole e controlli. Proviamo a sbatter in galera qualcuno di questi teppisti del web. Proviamo a costringere al risarcimento dei danni.

Proviamo a far rispettare la legge. Lo diranno in molti, ma io non gli credo ché il famigerato “Gastone” De Santis – accusato dell’omicidio di Ciro Esposito – l’aveva fatta impunemente franca dopo aver interrotto un derby Roma-Lazio diffondendo la falsa notizia della morta di una bimba uccisa dall’auto della Polizia. Ed allora tutti a chiedersi come si potrà giocare Roma-Napoli o Napoli-Roma oppure Napoli-Juve ed ancora Fiorentina-Juventus. Ma quando cominciamo a farci queste domande, siamo tutti un poco morti proprio come Ciro Esposito.