Predator reboot. Sarà ancora un mostro schifoso?

Il film cult che negli anni 80 vedeva protagonista Arnold Scwarzenegger, sarà probabilmente rifatto con la regia di Shane Black


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La frase finale originale era in realtà leggermente diversa dalla traduzione edulcorata, ma ugualmente ironica, avuta nel nostro Paese. Sei proprio un mostro schifoso recitava un allora spavaldo e in forma Arnold Schwarzenegger. Anzi lo recitava il suo doppiatore Glauco Onorato, perchè la battuta dell’attore era You’re one ugly… motherfucker!

Quando uscì Predator sul finire degli anni 80, rappresentò una piacevole sorpresa per tutti. Il film andò molto bene, tanto che furono programmati in seguito due sequel. Ricordiamo la trama di questo film horror-avventura- action: un gruppo di guerriglieri americani si butta all’assalto di un velivolo americano, riuscendo ad imprigionare un ministro. Ne viene fuori, una guerra tra agenti della CIA e creature aliene venute dallo spazio. E ricordiamo ovviamente anche che, cosa di non poco conto per il successo del film, era la presenza di Arnold Schwarzenegger tra i protagonisti. La pellicola fu allora diretta da John McTiernan.

Quindi la notizia è che ci sarà un reboot di Predator, e la scelta del regista, secondo The Hollywood Reporter, sarebbe andata su Shane Black che dovrebbe curare il tutto insieme a Fred Dekker il quale si occuperà poi della sceneggiatura definitiva. Shane Black, che fra l’altro, per dovere di cronaca, va ricordato che ha recitato anche una piccola parte nel Predator originale, ha firmato la regia di Iron Man 3 come suo ultimo lavoro, ed è abbastanza accreditato negli ambienti. Forse un po’ meno in quelli del pubblico proprio a causa dell’ultimo episodio del supereroe Marvel.

Stando alle fonti, la 20th Century Fox nella persona di John Davis, il produttore dell’originale primo Predator con Joel Silver e Lawrence Gordon, dovrebbe produrre anche questo nuovo reboot. Calcolando che la tecnologia degli effetti speciali dagli anni 80 ha fatto passi da gigante, il nuovo Predator potrebbe anche risultare un buon progetto, ma sempre entro i suoi limiti; non è che ci sia paura più di tanto di intaccare un capolavoro tanto per intenderci. E poi, in fondo, c’è grossa crisi (di idee) anche ad Hollywood.