La felicità è un sistema complesso, il nuovo film con protagonista Valerio Mastandrea

L’attore ormai piacevole realtà del panorama cinematografico nostrano, oltre a La felicità è un sistema complesso, comincerà a breve a lavorare anche sul suo esordio da regista: l’adattamento de La profezia dell'Armadillo di Zerocalcare


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Ricordo ancora, con un sentimento misto di stupore e nostalgia, quelle che furono le prime apparizioni di Valerio Mastandrea al fu Maurizio Costanzo Show. A 19 anni aveva semplicemente  scritto al celebre giornalista, per essere ospitato nel suo programma e raccontare un po’ della sua vita. Lo chiamarono e da lì fu un susseguirsi di comparsate, poi i primi lavori, insomma la svolta. Sicuramente Mastandrea è la prova che molte carriere, definiamole artistiche per convenzione, possono iniziare nel modo più commerciale e per certi versi becero, ma possono anche prendere per fortuna pieghe diverse, più interessanti, più costruttive. Mastandrea è riconosciuto attualmente da molti come uno degli attori italiani più talentuosi del panorama odierno: sono d’accordo. Lo è probabilmente non solo per il suo modo di recitare, di interagire con il gioco del grande schermo, ma anche per le sue scelte professionali, per aver saputo gestire in maniera intelligente la sua carriera, senza svendersi a semplici e inflazionati compromessi dai guadagni facili e spropositati. Non è da tutti; non è semplice.

Oggi Valerio Mastandrea ci interessa essenzialmente per due progetti. Il primo è quello che riguarda l’inizio delle riprese di La felicità è un sistema complesso, il nuovo film le cui riprese sono iniziate lo scorso 13 giugno. Il lavoro in questione ripropone il sodalizio artistico di Mastandrea con Gianni Zanasi già regista nel precedente acclamato lavoro Non pensarci. La sceneggiatura è affidata allo stesso Zanasi coadiuvato da Michele Pellegrini e Lorenzo Favella. Il film nella cui realizzazione avranno parte attiva Rai Cinema, MiBACT e Trentino Film Commission prevede fra gli altri nel cast anche Giuseppe Battiston, Hadas Yaron (premio Coppa Volpi per la sua interpretazione del film La sposa promessa di Rama Bursht). Il film vedrà le riprese ambientarsi per otto settimane fra Roma, Monsummano Terme (Pistoia), Trento e Riva del Garda. La trama, per quello che se ne conosce, è incentrata sulla storia di due adolescenti che, dopo la morte dei genitori, ereditano una grossa fetta delle azioni di un importante gruppo finanziario e decidono di opporsi ad una gestione improntata alla dislocazione all’estero dell’azienda stessa.

Il secondo progetto messo in cantiere da Valerio Mastandrea, mi coinvolge emotivamente molto di più: riguarderà il suo esordio dietro la macchina da presa, in qualità di regista di  La profezia dell’Armadillo adattamento del libro a fumetti di Zero Calcare. E qui, se ancora non conoscete il personaggio (zerocalcare) vi consiglio vivamente, e con fervore, di tuffarvi nelle sue strisce sul sito inerente. Sono un suo fan e sono di parte: è semplicemente geniale! Se poi dovesse interessare, martedì 24 giugno, dalle 11 alle 14:30 al Cinema America Occupato di Roma (via Natale del Grande 6/d), ci sarà un casting aperto a ragazzi e ragazze tra i 14 e i 17 anni (anche senza esperienza nella recitazione) per trovare protagonisti del film. Pensateci, non si sa mai che da una semplice apparizione…