BiciZen e la ‘ciclosofia’: Optimagazine incontra Alfredo Bellini


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BiciZen e la ciclosofia: Optimagazine incontra Alfredo Bellini

Il Sole 24 Ore lo ha consacrato come uno dei 10 blog più influenti d’Italia per il mondo della bicicletta: ‘Bicizen’ ovvero il mondo…a misura di pedali!

È – secondo Il Sole 24 Oreuno dei 10 blog più seguiti e influenti in Italia per ciò che riguarda l’universo-bicicletta: parliamo di BiciZen, blog i cui post più popolari raggiungono i 15.000 lettori, un osservatorio sul mezzo di trasporto più bello del mondo e sugli spazi che lo ospitano.

Parigi, Bogotà, Amsterdam e tantissime altre città del pianeta adottano politiche di ‘accoglienza’ della bicicletta: la mobilità sostenibile, la ciclosofia e la riappropriazione degli ambienti cittadini sono al centro dell’attività di Alfredo Bellini, fondatore e animatore di BiciZen.

Il blog si è fatto promotore, inoltre, di numerose iniziative legate al miglioramento o alla costruzione di piste ciclabili cittadine, aderendo o addirittura proponendo eventi, campagne di sensibilizzazione e molto altro.

La campagna “#SalvaiCiclisti”, le iniziative “ThinkBike”, “VeloCity”, “BiciBox” o “Bike Revolution” sono solo alcune delle grandi storie raccolte in giro per il mondo e raccontate da BiciZen, che – negli anni – si è trasformato in un autentico avamposto per la cultura/bike e la ciclosofia nell’Italia meridionale e non solo.

“Abbiamo bisogno della bicicletta per ritrovare noi stessi, proprio mentre ritroviamo un centro nei luoghi in cui viviamo” affermava Marc Augè”BiciZen è un’idea nata per dialogare con tutti coloro che amano le due ruote, con coloro che vogliono iniziare a pedalare o con coloro che desiderano farlo con un approccio ‘zen’, più rilassato e gioioso” spiega Bellini ad OptiMagazine.

Sostenitore e attivista di politiche a favore della mobilità ciclabile, Alfredo Bellini – da oltre sette anni – va al lavoro in bici e crede fortemente nell’importanza dell’utilizzo della bicicletta come mezzo di spostamento urbano: “andare al lavoro in bici significa sentirsi in forma, respirare meglio, riappropriarsi di spazi urbani e di notare elementi del proprio territorio che altrimenti andrebbero persi“.

Il francese Didier Tronchet, nel suo libro “Piccolo trattato di ciclosofia”, affermava: “La bicicletta modifica il tempo, ma anche lo spazio. Rifate con la macchina un tragitto particolarmente bello fatto in bicicletta. Fa schifo. È come se fosse un altro posto: si è impoverito“.