Gasparri, follia su Twitter contro gli inglesi

La parola a Alessandra Schioppa, studentessa Optima Erasmus a Roskilde


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Finiscono anche sui giornali inglesi, dal Guardian al Daily Mail, gli insulti che il vice Presidente del Senato Maurizio Gasparri ha lanciato su Twitter dopo la vittoria degli azzurri sulla nazionale inglese ai Mondiali. Dopo la partita Gasparri aveva infatti postato un tweet in cui scriveva:
“Fa piacere mandare a fare …. gli inglesi, boriosi e coglioni”.
I commenti sul social network, inizialmente perplessi, si sono fatti poi indignati e furiosi dopo che Gasparri ha replicato a ciascun retweet in maniera aggressiva e scomposta. Di fronte a chi gli aveva fatto notare che il suo linguaggio fosse poco decoroso e istituzionale, Gasparri ha risposto con altre volgarità, minacciando querele e blocco degli account. I suoi attacchi sono stati rivolti anche a una sua collega, l’attuale Ministro degi Esteri, Federica Mogherini, etichettata come “shampista” o “cameriera”. Tra i commenti disgustati anche quelle dello staff della rivista Wired, che ha poi consigliato a Gasparri di chiudere il suo account Twitter. Immediata la sua risposta: “Non so voi chi siate, per viltá come tanti vi celate dietro l’anonimato, serve nome e cognome per indicare la nettezza urbana.” Non è la prima volta che Gasparri si serve dei social media per insultare politici, giornalisti e altre celebrità. Già nel 2008 aveva definito la vittoria di Obama una vittoria per al-Qaida e lo aveva invitato ad andare a casa. Sotto il suo bersaglio finì anche Fabrizio Saccomanni, ex Ministro dell’Economia del governo Letta, a cui diede del “sottosviluppato con un livello minimo di capacità”. E negli ultimi tempi aveva definito Conchita Wurst, vincitrice dell’Eurofestival, “uno spettacolo ignobile e vergognoso.”
Abbiamo chiesto un parere a Alessandra Schioppa, studentessa Optima Erasmus a Roskilde.

Perchè secondo te le persone danno il peggio di sè quando comunicano tramite social network e chat?

Prima di tutto credo che in generale social network, chat e tutto ciò che è legato a questo che definirei “mondo parallelo” creato da noi stessi, inevitabilmente finisce per attanagliare,avvolgere, influenzare le nostre vite e i nostri cervelli. Ovviamente questi mezzi, utilizzati al meglio, ci possono far arrivare sulla luna. Ma quante cose create dall’uomo ci hanno fatto sognare la felicità, la realizzazione, il desiderio di appagamento e alla fine ci hanno solo peggiorato la vita e la nostra libertà? Io da sola ne conto a migliaia. In particolare social network e chat, creati per mettere in collegamento persone che non sono vicine fisicamente, fanno sì che la maggior parte delle persone si sentano da sole con il loro schermo di fronte e si sentano, soprattutto, giustificate nel vomitare tutto ciò che gli passa per la testa su una tastiera. E spesso non sono testi poetici o canzoni. Poi non c’è dubbio che proteggersi dietro uno schermo rende sempre più aggressivi e disinibiti, non ci si guarda in faccia e per questo motivo non si adottano certe regole di buona educazione che fanno parte del linguaggio face to face. Un’altra ragione per preferire una telefonata e un appuntamento a una mail o una chat.

Come mai i politici italiani in particolare sono così maleducati e poco diplomatici sui social media?

I politici italiani sono poco diplomatici e maleducati in generale, non solo sui social media. Questo è un ulteriore mezzo che hanno adesso a disposizione per farci vergognare di loro. Io quando ho voglia di imbarazzarmi vado ancora su Youtube a vedere l’intervento di berlusconi al Parlamento Europeo e diede del kapo a Martin Schulz. Ma da quando è iniziato il boom di Twitter, Instagram e affini, i politici hanno perso un’occasione in più per nascondere la loro ignoranza. Dalla leghista Dolores Valandro che incoraggiò a stuprare Cécile Kyenge al profluvio di oscenità di Beppe Grillo. agli insulti del consigliere Pd Gianluigi Piras contro l’atleta russa Isinbayeva, linciata per il suo sostegno alla legge antigay di Putin. E ancora il tunnel della Gelmini, gli errori di ortografia di Di Pietro e Bossi. Insulti, gaffe e strafalcioni che non fanno distinzioni tra Pd, Forza Italia o M5S. Poi ci sono i politici che si scusano, cancellano, dicono di essere stati fraintesi, e quelli che vanno ottusamente avanti per la loro strada, a suon di parolacce o epiteti volgari. Gasparri è tra questi.

Qual è il tuo rapporto con la comunicazione tramite social network?

Il mio utilizzo di social network e internet in generale era molto scarso fino a poco tempo fa: Optima Erasmus mi ha costretto a fare amicizia addirittura con un altro social network, Tumblr, e l’università di Roskilde mi ha invece avvicinata in generale allo studio con un computer e fonti da internet. Al di fuori di questi due progetti in cui sono coinvolta adesso, però, per quanto riguarda le mie relazioni interpersonali cerco di evitare la chat e i ‘mi piace’ strategici. Se mi interessano delle persone semplicemente voglio parlarci e scambiarci idee e opinioni guardandole in faccia, non tramite uno schermo, proprio perchè la comunicazione attraverso uno schermo manca di spontaneità e dà adito a fraintendimenti. Questa credo sia una cosa che non cambierà mai

“Una tempesta in un bicchier d’acqua”, replica intanto Gasparri sul rilievo dato alla vicenda dalla stampa inglese. Nel frattempo si è aperta una petizione su change.org, http://www.change.org/it/petizioni/twitter-rimuovete-l-account-ufficiale-di-maurizio-gasparri