Avanza Fury, il carro armato con a bordo Brad Pitt e Shia LaBeouf.

Il Film, diretto da David Ayer e atteso per novembre, si preannuncia con un’atmosfera claustrofobica e realista


INTERAZIONI: 7

Qualche settimana fa ho accennato qui ad un prossimo film che vedrà fra i protagonisti Brad Pitt. Sto parlando di Fury, imminente lungometraggio diretto da David Ayer (fra i suoi lavori precedenti troviamo End of Watch e Sabotage con Arnold Schwarzenegger) che vedrà il bellone pocanzi accennato, protagonista insieme a Shia LaBeouf, Logan Lerman, Jon Bernthal e Michael Pena.
L’immagine di Pitt impegnato in manovre belliche della seconda guerra mondiale, ci riporta alla memoria un altro film molto ben riuscito, ossia Bastardi senza gloria e lo stile di Fury, stando a quanto trapela, dovrebbe essere simile, anche se lo sappiamo, Tarantino è sempre un’altra scuola.

Lungi da noi, e sottolinerei per fortuna, la stancante retorica patriottica e nazionalista di vecchi film di guerra ormai passati di moda, in questo film, così come vuole il trend da un po’ di anni, si dovrebbe enfatizzare l’aspetto psicologico dei personaggi. O meglio, ciò che è, e come si trasforma da un punto di vista psicologico, l’essere umano in un contesto estremo, quale appunto uno scenario bellico. Troppo spesso si è visto, e tuttora ne passano ancora di esempi, ingigantire gesta trionfali e apparentemente leggere che inneggiano massacri e carneficine all’insegna di concetti distorti e propagandistici. Non è più tempo di scherzare, perché la guerra appunto non è uno scherzo. L’ambientazione di questo film già la dice lunga: i protagonisti sono l’equipaggio di un carro armato denominato appunto Fury, che combatte le sue ultime battaglie durante la seconda guerra mondiale, all’indomani di una Germania Nazista ormai sconfitta. L’aspetto originale e interessante, è il fatto stesso che quasi tutto il film si svolgerà all’interno del mezzo blindato: probabile che l’intenzione sia quella appunto di restituire l’atmosfera di una dimensione umana, ma anche contestual-meccanica, estremizzata e decisamente realistica.

Ben vengano tali lavori. Per quanto mi riguarda qui si dovrebbe ritrovare il giusto connubio tra finzione e realtà, e di conseguenza un equilibrio per uno spettatore medio. L’orrore della guerra, narrata senza, o con pochi filtri è sempre necessario ed attuale: dovrebbe ricordarci quanto è indispensabile e utile, almeno cercare di prevenire il trascendere politico nella situazione più estrema e abietta che riguardi l’umanità intera. Se poi la narrazione è affiancata anche da un cast di spessore non indifferente, come di cui sopra, beh…le aspettative si profilano di alto livello, sia da un punto di vista documentaristico, che più immediatamente godereccio cinefilo. Il film dovrebbe uscire il 14 novembre 2014.