Metal Gear Solid, la Sony vuole il film e candida alla regia Jordan Vogt-Roberts

Il famoso videogioco potrebbe finalmente vedere a breve la sua trasposizione sul grande schermo seguendo le orme di altri colleghi più giovani.


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Sette anni fa si sentì vociferare di una trasposizione cinematografica di Metal Gear Solid, videogame creato da Hideo Kojima e divenuto un vero e proprio cult da quando fu lanciato nell’ormai preistorico 1998 per Sony Playstation. È quindi da un po’ che il momento sembra propizio, ma è ora che la Sony sta accelerando i tempi.

Si impazzisce piacevolmente dinanzi a certe dinamiche ancora relativamente nuove: è affascinante vedere la trasposizione di un videogioco sul grande schermo, anche se spesso mi fa sorridere e confondere allo stesso tempo. Di solito, in un passato non molto distante (e ancora oggi seppur in maniera minore), da un film si traeva un videogioco. Il classico passaggio di trasmutazione: acquisitati i diritti da un libro, se ne trae la trasposizione sul grande schermo. Da un po’ di tempo c’è una sorta di benefico impazzimento: videogiochi che si tramutano in film e viceversa. O ancora: videogames che sono messi su carta, per farne fumetti o manuali/romanzi, etc. Insomma è una sorta di melting pot delle fonti di ispirazioni, ma tanto è, e ben venga! Almeno per quanto mi riguarda.

In fondo il lavoro ultimo, vale a dire una creazione artistica, che sia essa un film, un libro o un videogioco, credo che esista soprattutto nella sua essenza concettuale. Cioè si potrebbe, forse a giusta ragione, affermare che è l’idea in sè il cuore della creazione: l’espressione primordiale che sottende al lavoro ultimo. Che poi questa idea prenda la forma del libro, piuttosto che del videogioco, etc. vorrà dire che sarà mutata nella forma e quindi potrà rendere di più o di meno, a seconda dei casi. Insomma, per creare una storia, il libro, il videogames, il film, etc. diventano nient’altro che come contenitori dalle varie forme che aiutano ad esprimere (si, ovvio…anche a far quattrini!).

Ma torniamo a noi. Jordan Vogt-Roberts, giovane regista americano poco conosciuto è stato inquadrato dalla Sony come candidato alla regia. Alla produzione Avi Arad, (che ha avuto a che fare anche con The Amazing Spider-Man ), e Michael De Luca alla supervisione.
E allora…chi di voi si sente di escludere un futuro, nemmeno poi tanto lontano, dove il cinema sarà un tutt’uno con videogioco, interazione 3d (non quella tecnologia povera di oggi) e quant’altro? In fondo le direzioni mostrate da molte tecnologie inerenti i media sembrano convergere, non vi pare? Google Glass, Oculus, videogiochi dalle trame sempre più articolate, spesso più dei film… Il sorriso magari ora è d’obbligo ma fra qualche decennio potrebbe essere già storia.