Ant-Man: perso un nuovo regista. Preoccupazione sui tempi?

Dopo l’abbandono di Edgar Wright, dietro la macchina da presa sembrava potesse sedersi Adam McLay ma è arrivata la smentita.


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Ho incontrato la Marvel, ma ho altri progetti in cantiere e non sono sicuro che la cosa avrebbe funzionato. Questo più o meno il succo della dichiarazione di Adam McKay, il regista più accreditato a prendere il timone del progetto dopo che Edgar Wright lo aveva abbandonato.

Nonostante voci di corridoio indicassero come candidato anche Marshall Thurber (regista di Come ti spaccio la famiglia), l’accordo con Adam McKay (fra i suoi lavori: Anchorman, Fratellastri a 40 anni, I poliziotti di riserva) sembrava in dirittura di arrivo.

Certo però che non mi sembra di ricordare un film targato Marvel con una gestazione più complicata di questa. Colpa magari di questa fantomatica fase 3, che dovrebbe essere, in un certo senso, inaugurata dall’arrivo nelle sale di Ant-Man. Fatto sta che, fra abbandoni e ripensamenti, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande e viceversa, lo spazio tempo non sembra stia giocando a favore. Sembra quasi sottendere, la trama del film, le stesse vicissitudini del backstage. In fondo qual è la storia del personaggio? Forse non tutti la conoscono perché, non me ne vogliano i cultori, Ant-Man è un personaggio sicuramente storico della Marvel, ma anche uno dei “nontantofamosi”.

In breve: un certo Dottor Hank Pym, scienziato oltre ogni limite, scopre una sorta di siero miniaturizzante in grado di ridurlo alle dimensioni di una formica e, ovviamente, è padrone anche del processo inverso con l’ausilio di una sorta di antidoto. A completare il tutto, il brillante cervellone inventa anche una speciale tutta con un casco in grado di comunicare proprio con le piccole alleate formiche.

Insomma, alla fine la sostanza della cronaca è che i tempi sono abbastanza ristretti, perché l’uscita di Ant-Man, programmata per luglio 2015, non può subire ritardi nei progetti Marvel: dovendo inaugurare la cosiddetta fase 3, in concomitanza con altre programmazioni, potrebbe far saltare la logica di crossover e intrecci vari; cosa di non poco conto per la politica aziendale. Restiamo in attesa di sviluppi… in Marvel we trust