C’è una bella novità in arrivo in questi giorni nelle sale italiane, ed è Assolo, opera prima di Massimo Piccolo, regista teatrale, fotografo e scrittore.
Massimo potrebbe essere un giovane talento, per alcuni lo è già, e il lavoro che si appresta a portare sul grande schermo è un dramma che ha già fatto girare in teatro. La storia è particolare. Sospesa fra atmosfere fumose da night club e ricordi che si accavallano in un crescendo di dialoghi e domande: è l’atmosfera che ruota intorno a Danny “sweet touch” Caputo, un sassofonista che si appresta a suonare in quella che sembra essere la serata della sua vita all’Half Note di New york. Poco prima di entrare in scena un amico chiede a Danny se la sua donna è in sala, e da questa semplice apparentemente banale domanda, partono una serie di considerazioni. Le immagini sembrano rincorrere il concetto di tempo e ricordi. Danny dedica tempo ai suoi esercizi per essere perfetto e, in un certo senso, pensa che applicando lo stesso metodo nella vita, porti al medesimo risultato. Giungerà alla conclusione che non è la stessa cosa; la perfezione che insegue nella sua professione, lascia il posto ad un costante senso di non appartenenza nel quotidiano.
Il cinema di Massimo Piccolo è un cinema indipendente, ma appare ambizioso. E fa bene ad esserlo. Diciamoci la verità, l’ombra di Hollywood aleggia sempre sulle nostre produzioni, anche se l’Italia ha spesso insegnato che si può realizzare un cinema diverso e ugualmente efficace. Avere piccole realtà indipendenti che osano ed escono fuori da certi confini, non fisici ma morali, per quanto riguarda le trame, i respiri, le colonne sonore e tutto ciò che ruota intorno ad una produzione cinematografica, ad alcuni può sembrare pretenzioso, mentre ad altri non può che far piacere e sembrare normale. Non fosse altro che per destrutturare certi stereotipi che ci vorrebbero relegati in un contesto di spaghetti, mafia e bei paesaggi; insomma un italietta da opuscolo per turisti fai da te.
C’è un Antonio De Matteo (visto in Buongiorno notte e Bella addormentata di Marco Bellocchio e nel cast del sequel Ocean’s Twelve), giovane attore che recita il ruolo di Danny Caputo il protagonista; c’è Claudio Passilongo che ha composto le sonorità originali che accompagnano il film, e c’è Valentina Caniglia, di origini napoletane alla fotografia: ha lavorato già con grandi nomi all’estero e ha scelto questo film per la sua prima collaborazione in patria. Moon Over, è la giovane casa di produzione di questa opera prima di Massimo Piccolo.
Nei cinema dal 5 giugno. Forza e coraggio. Al di là di pizze, camorra e tarantelle. Il trailer di Assolo lo trovate qui.