L’Expo 2015 è fortemente a rischio. Gli arresti degli ultimi giorni rendono estremamente difficile il completamento delle opere previste ed il successo di quella che avrebbe potuto e dovuto essere una grande vetrina promozionale per l’Italia.
Sull’Expo 2015 di Milano, il Premier Matteo Renzi ha deciso di metterci la faccia, Beppe Grillo ne invoca al contrario la chiusura totale. Orientamenti diametralmente opposti dei leader dei due principali schieramenti politici del Paese.
Expo 2015 dunque divide la politica e l’opinione pubblica. E’ il segno tangibile di un’evidente lacerazione che spacca in due l’Italia. La tesi che i ladri non possano spuntarla è da condividere in pieno, ma come si può riuscire a restare tranquilli al cospetto di un sistema malavitoso nel quale spiccano molti dei protagonisti di Tangentopoli dei primi anni Novanta?
Anche Cicerone, duemila anni orsono, tuonava contro Verre Governatore della Sicilia arricchitosi illegalmente a carico della collettività. Credo che anche i Faraoni dovessero di tanto in tanto impiccare qualche funzionario impegnato a rubare con gli appalti per le piramidi. Le opere ed i lavori pubblici attirano sempre l’avidità di imprenditori spericolati, faccendieri ammanigliati, politici corruttibili e corrotti.
Expo 2015 conferma questa evidenza storica, ma ha un significato epocale che attraverserà i secoli a prescindere dall’esito giudiziario e politico della vicenda.
L’Italia non è più in grado di pensare ed agire in grande. Il cancro è diventato sistema. La Roma imperiale, nonostante la corruzione, ha messo in piedi il Colosseo che ne esalta ancora oggi la grandezza. Ed anche le Piramidi svettano nel deserto a memoria dei Faraoni e non dei ladri. Cosa resterà dell’Expo 2015 ammesso che si svolga? Cosa resterà dell’Italia a cavallo del secondo e terzo millennio che non riesce a costruire una linea ferroviaria, a semplificare la burocrazia, a rendere efficienti giustizia e sanità? Nulla di nulla!
Neanche una Tour Eiffel. Venne costruita per l’Esposizione Universale di Parigi ed inaugurata il 31 marzo del 1889. Fino al 1930 è stata la costruzione umana più alta al mondo. Celebrava la grandeur dei francesi ed il trionfo del progresso tecnologico. Certo qualcuno avrà rubato per la fornitura di viti e ferro; ma la Tour Eiffel è ancora lì nonostante fosse previsto di smantellarla al termine dell’Expo perché poco amata dai parigini. Delle polemiche si è persa la memoria e la Tour Eiffel è uno dei monumenti più visitati al mondo. Non credo succederà lo stesso per i cantieri dell’Expo 2015.