Elvis Presley sul grande schermo? La Warner pensa ad un degno biopic

I fan lo chiedono da tempo, ma tra gli ostacoli principali c'è il costo elevato dei diritti di Elvis Presley. Baz Luhrmann è il candidato alla regia.


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Baz Luhrmann regista de Il Grande Gatsby potrebbe dirigere una biografia cinematografica su Elvis Presley.

Il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico australiano sarebbe in trattativa con la Warner Bros per guidare l’ambizioso lavoro sul Re del Rock & Roll che porterebbe la firma sulla sceneggiatura di Kelly Marcel (Saving Mr. Banks). È da tempo in verità che, almeno stando ai pareri degli aficionados, si sente effettivamente il bisogno di un degno biopic su Elvis: il fatto che non ci sia stato finora, potrebbe essere imputabile alle alte cifre necessarie all’acquisizione dei diritti musicali di Presley, fattore di non poco conto al quale la Warner starebbe negoziando.

Il progetto dovrebbe comprendere anche la collaborazione della moglie di Luhrmann, Catherine Martin, vincitrice del premio Oscar nel 2014 (migliore scenografia con Beverley Dunn e migliori costumi) per Il Grande Gatsby (di cui è anche coproduttrice), film diretto da suo marito e interpretato da Leonardo Di Caprio.

Luhrmann comincia ad amplificare il suo successo nel 2001 con Moulin Rouge! Famoso musical con Nicole Kidman che si fa apprezzare fra l’altro per la sua colonna sonora per certi versi coraggiosa e inconsueta. Il regista attualmente sembra fra l’altro che viva un periodo molto prolifico con diversi progetti in cantiere, fra i quali la trasposizione sul grande schermo di kung fu, celebre serie televisiva statunitense degli anni 70, che vedeva come protagonista David Carradine e una mini serie su Napoleone per la HBO una delle emittenti televisive via cavo più popolari degli Stati Uniti d’America proprietà della Time Warner.

Ad ogni modo se mai il progetto dovesse farsi, visto che il regista probabilmente è già stato scelto, facciamo un’ipotesi di chi potrebbe essere invece l’attore protagonista? Io su due piedi ho pensato a Sebastian Sten.