Il Nexus 5 sempre più vicino ad Android 4.4.3. Dopo le conferme ufficiose della settimana scorsa attraverso l’operato di Google che ha già reso compatibili alcune app al nuovo firmware, ora tocca al noto sviluppatore LlabTooFeR dare una nuova conferma del rilascio software.
LlabTooFeR è un’esperto del mondo HTC e all’apparenza sembrerebbe non avere nulla a che fare con il Nexus 5. Sbagliato, perché lo sviluppatore, poche ore fa, ha reso noti i programmi di rilascio del prossimo Android 4.4.3 sull’HTC One M8 e di conseguenza, ha fornito un’idea abbastanza chiara sul destino del googlefonino, il primo della lista per il prossimo passaggio.
Ancora una volta, non c’è dubbio che il Nexus 5 riceverà il suo update già a maggio visto che sarà lo stesso HTC One M8 ad ottenere lo stesso firmware nello stesso mese o al massimo in giugno. LlabTooFeR è noto per aver fornito in passato sempre informazioni puntuali e veritiere su piani di aggiornamento o nuovi device. Non c’è motivo per non credere che anche in questo caso quanto affermato sia più che fattibile.
In questa tempistica fornita dallo sviluppatore spicca la differenziazione tra HTC One M8 Google Play Edition che riceverà Android 4.4.3 insieme al Nexus 5 ma subito dopo toccherà anche la versione standard del top di gamma. Il firmware è davvero alle porte e già a partire da questo giovedì 1 maggio, ogni giorno potrebbe essere quello scelto per l’inizio del roll-out.
Sui miglioramenti garantiti dal rilascio di Android 4.4.3 ci siamo soffermati nei giorni scorsi: ribadiamo che più che nuove funzionalità, il firmware dovrebbe correggere alcuni bug come quelli relativi al consumo eccessivo della batteria quando la fotocamera è in uso o i crash improvvisi del device. Invece, un bel salto di qualità dovrebbe farlo Google Now con la funzione “Ok Google Everywhere” ossia con i comandi vocali presenti in ogni applicazione o con i nuovi promemoria intelligenti in grado di ricordarci cosa fare quando ci troviamo insieme ad un nostro amico o conoscente (grazie alla geolocalizzazione). Ora non ci resta che attendere le prossime mosse di Google.