A Miuccia Prada il Design of the year 2014 per la categoria moda

Sono stati annunciati ieri i sette vincitori per le altrettante categorie del prestigioso Design of the Year 2014, il premio assegnato ogni anno dal Design Museum di Londra. Alto tasso tecnologico e presenze italiane tra i premiati per uno dei più prestigiosi riconoscimenti del campo che mette sullo stesso podio start up e grandi nomi.

Per l’architettura ha vinto il progetto di Zaha Hadid e Patrik Schumacher del Heydar Aliyev Center, Baku, Azerbaijan: la struttura ha un andamento a onda con alti e bassi che consentono di isolare ma mantenere in contatto i vari ambienti destinati a diverse funzioni.
Per il design digitale è stato premiato il rivoluzionario Peek, un sistema che utilizza un semplice smartphone per effettuare un esame medico approfondito dell’occhio, l’idea è di portare uno strumento diagnostico anche nei luoghi più remoti della terra, in cui le apparecchiature mediche scarseggiano o comunque sono troppo costose e difficili da trasportare. Nell’equipe che ha realizzato il progetto c’è anche l’italiano Mario Giardini. Già soprannominato Eye-Phone, è un concentrato di innovazione.
Nome italiano anche per la moda, con Miuccia Prada e la sua collezione primavera/estate 2014, colorata e vivace. Il designer Konstantin Grcic si aggiudica il premio per gli arredi e anche in questo caso grazie all’innovazione: la sua seduta PRO è il primo caso di estetica perfettamente miscelata ad una ergonomia ideale.

Tecnologia anche nel premio per il prodotto, assegnato alla tastiera Seaboard Grand di Roland Lamb e Hong Yeul Eom che riduce al minimo il ritardo del suono al pigiare dei tasti. Nei trasporti, ha conquistato la giuria la Volkswagen XL1, una due posti di lusso che consuma come un’utilitaria ma garantisce prestazioni da auto sportiva. Infine, per la grafica, vince l’istallazione Drone Shadows di James Bridle: interventi di street art che catturano veicoli aerei militari o droni, apparsi in diverse parti del mondo. Nel mese di giugno sarà decretato il vincitore finale.