Lezione di Made in italy con E1+E4


INTERAZIONI: 7
Disk36 by E1+E4 designer Luca Valota

Oliviero Toscani dice che il made in Italy lo hanno inventato gli stranieri e che ormai non è altro che una figura retorica. Si tratta di una provocazione, sana e fondata: spesso sono proprio gli italiani ad avere scarsa fiducia nell’immagine del paese e così appiattiscono la propria identità seguendo estetica e gusto internazionale, all’inseguimento della chimera globale. E magari all’estero fioriscono imprese di successo che si ispirano proprio alla nostra tradizione.

È quindi una buona notizia la nascita di E1+E4, progetto nato in seno alla BMA (azienda di Bergamo specializzata nella realizzazione di arredi) che abbraccia il concetto di made in Italy in tutte le sue declinazioni. Gli arredi di E1+E4 sono infatti ideati, prototipati e realizzati sul territorio nazionale e poi distribuiti in tutto il mondo esclusivamente attraverso la piattaforma digitale www.e1e4.com.  La squadra è composta da artigiani del legno, designers, addetti marketing e commerciali orientati a una committenza esigente, moderna, attenta alla qualità.

Il risultato è una collezione di arredi realizzati in una tiratura limitata a 50 pezzi per quanto riguarda storage e librerie e 80 pezzi per quanto riguarda i tavoli. A sottolineare e certificare l’unicità dell’esemplare, una discreta placca di Corian viene applicata in fase di lavorazione: su di essa è inciso un Qr code che contiene i dati di fabbricazione, il luogo della sua destinazione.

Rand by E1+E4 designer Enrico Mangialardo

Alta qualità dei materiali e lavorazione artigianale. La produzione si rimpadronisce del tempo necessario alla realizzazione di un prodotto non seriale, sostenibile. Un prodotto di cui si conosce la storia, che appartiene profondamente a chi lo ha pensato, disegnato, costruito con le sue mani, per poi consegnarlo, come un tesoro, a chi lo ha scelto.

Stiamo parlando di quell’industria manifatturiera che in Italia è viva nonostante le apparenze, non a caso il nome E1+E4  è proprio la sigla del polo industriale in cui si trova l’azienda.

Gli arredi, pensati per essere collezionati, oscillano tra il classico e il contemporaneo, con guizzi di pura ironia, come nel caso di Disk36, un mobile contenitore che a molti ricorderà Forza4. Il design è di Luca Valota che invita a giocare o divertirsi a creare composizioni cromatiche a seconda dell’umore. Interessante è anche Rand, una sorta di cassettiera decostruita in cui gli elementi sono disposti secondo angolazioni varie. Come un onda spigolosa che sembra prendersi gioco del profilo austero di certi arredi a buon mercato, la cui estetica soccombe inesorabilmente alla funzionalità.