Formula 1 lenta e silenziosa. Che noia


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Rosberg
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Lente e silenziose. Le nuove macchine di Formula 1 fanno venire il sonno. E non perché il primo Gran Premio della stagione si sia svolto in Australia e dunque all’alba italiana. Al principio ho pensato che il mio televisore avesse qualche problema al volume. Poi però mi sono accorto che il problema non era il mio apparecchio ma le monoposto diventate silenziose come biciclette.

Il rombo dei motori è stato cancellato dai nuovi regolamenti e dai motori turbo. Le gare poi sono improntate al risparmio  di pneumatici e carburanti costringendo i piloti a bruschi rallentamenti per non restare senza benzina nelle fasi decisive.

Altro che Formula 1, questa è Formula noia. Più che una competizione spinta al limite della potenzialità umane e macchine sembra una giostra dove è pressoché impossibile sorpassare.

L’unica possibilità di guadagnare posti in graduatoria è affidata ai meccanici durante i cambi di gomme ed i rifornimenti. Per il resto in pista non succede e non può succedere nulla a meno che qualche pilota maldestro non rimanga senza benzina.

Mi chiedo, e se lo chiedono milioni di appassionati in tutto il mondo, che senso abbia mantenere in piedi un circo miliardario dove lo scopo non è superare i limiti di velocità in sicurezza ma piuttosto tener d’occhio la colonnina dei consumi. Le gare di regolarità ed i corsi di guida sicura lasciamoli agli spericolati automobilisti delle strade urbane. Permettiamo invece ai piloti di Formula 1 di sprigionare la loro adrenalina e farci vivere emozioni vere e non soporifere albe domenicali.