La mezza manica trasforma LeBron James in una mezza calzetta? Ma l’abbigliamento può penalizzare campioni come Messi e Federer. La percentuale di rendimento del cestista è miseramente crollata dopo l’adozione coatta della maglietta a mezze maniche in luogo della tradizionale canottiera. Nell’ultima partita LeBron (che in genere ha una percentuale di realizzazione vicina al 58 per cento) ha totalizzato un miserrimo 6/18. Uno score da schiappa e non da superstar NBA.
“Ogni volta che tiro – ha affermato James – è come se qualcuno mi tirasse le braccia verso il parquet”. Una sensazione orribile, un vero e proprio handicap che rischia di vanificare lo straordinario talento di uno degli atleti più forti di ogni tempo.
Ma la NBA non intende raccogliere il suo grido di dolore, condiviso anche da altri top scorer, perché le maglietta a mezza manica vanno letteralmente a ruba. E di fronte al tintinnio del registratore di cassa dei rivenditori ufficiali non ci sono lamentele che tengano. LeBron James ed i suoi strapagati colleghi dovranno rassegnarsi a questo look che ha stravolto il guardaroba primordiale del basket. Per quel che vale il mio modesto trascorso di cestista amatoriale posso testimoniare di aver sempre indossato la maglietta della salute sotto la canottiera di gioco. Forse proprio questo era il motivo della mia broccaggine?
Storia bizzarra quella che rimbalza dagli Stati Uniti d’America. Ibra e Messi resterebbero grandi bomber anche indossando pantaloni lunghi invece dei pantaloncini tradizionali ? E con il cappotto Usain Bolt sarebbe altrettanto veloce ? E Federer in accappatoio ? In altri sport l’abbigliamento. La classe è classe quale che sia la tenuta sportiva, ma in alcune discipline l’abbigliamento può anche fare la differenza. Ad esempio nel nuoto e nello sci dove l’idro/aerodinamicità sono determinati per limare qualche millesimo di vantaggio rispetto agli avversari.