Smetto quando voglio? Cento minuti di sane risate


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Smetto quando voglio
Cento minuti di sane e spensierate risate:questa la nostra recensione di “Smetto quando voglio” film di esordio alla regia di Sydney Sibilla. Smetto quando voglio non è un film “d’autore”, non è un film “impegnato”, non è un film “comico” ; starete pensando… allora cos’è? Nessuno meglio di voi potrà dare risposta a questa domanda, quindi, andate a vederlo. Crediamo al regista quando dice “Io tutto sto casino non me lo aspettavo.Volevamo fare un film per far ridere, senza pretese, nulla di più”. E allora tutto sto successo a cosa è dovuto? Forse al fatto che c’è in giro tanta voglia di ridere, forse al fatto che le nuove generazioni non sono interessate alla comicità del cine-panettone guardando piuttosto al prototipo delle produzioni americane cinematografiche e televisive. E così ritroviamo in “Smetto quando voglio” tanto di “Una notte da leoni” così come di “The Big Bang Theory”.

Gli stereotipi portati sul grande schermo, sottolineati da un linguaggio attuale e giovane e da dialoghi esilaranti nella loro semplicità, aiutano il processo di identificazione, il senso di appartenenza tant’è che viene da dire” ahahaha avrei detto lo stesso”. Il film è stato presentato ieri al cinema Modernissimo di Napoli da Sydney Sibilla ed Eduardo Leo, uno dei protagonisti, nell’ambito di un tour che sta portando i due un po’ in giro per le sale d’Italia, per ringraziare il pubblico per un successo inaspettato.
Un successo che, stando alle parole di Sibilla, si è affermato soprattutto al Sud.

Sydney Sibilla e Edoardo Leo al Modernissimo: foto