Inside Llewyn Davis, recensione


INTERAZIONI: 8
Inside Llewyn Davis, recensione
Inside Llewyn Davis, recensione

Il nuovo anno cinematografico è cominciato alla grande. Negli Usa e in altri paesi molti titoli erano già usciti nel 2013, ma il gennaio appena trascorso ha portato nelle nostre sale film straordinari e di spessore, e l’inizio di questo febbraio non è da meno. Inside Llewyn Davis è uno di quelli.

Minimizzato da tanti, e snobbato agli Oscar nelle categorie più importanti (due sole le nomination, per il Miglior sonoro e la Miglior fotografia), Inside Llewyn Davis, è l’ultimo film dei fratelli Coen, che aggiungono un altro gioiellino alla loro già straordinaria filmografia. Un racconto emozionante, impregnato di una realtà che la fotografia quasi onirica incredibilmente enfatizza, si poggia su una sceneggiatura solida che a fine corsa troverà sicuramente maggiore seguito da questa parte dell’oceano (negli Usa il film ha incassato appena 12milioni e mezzo di dollari). Non a caso il premio più importante lo ha ricevuto al Festival di Cannes dove ha vinto il Grand Prix della Giuria.

Ispirato alla biografia reale di Dave Van Ronk, Inside Llewyn Davis ci racconta una settimana significativa nella vita del cantante folk Llewyn Davis, artista che concentra nel suo essere tale, un preciso periodo storico e sociale. Una storia semplice, che però toccando sapientemente proprio come il suo protagonista le giuste corde, lascerà il suo sound e la giusta emozione a sedimentare anche fuori dalla sala.

Oscar Isaac ci regala un’interpretazione sopra le righe ma tutto il cast sembra particolarmente ispirato, merito probabilmente ancora una volta della coppia dietro la macchina da presa. Inside Llewyn Davis è nelle nostre sale da giovedì 6 febbraio. Il trailer lo trovate qui.