Piove, Italia a pezzi!


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Alluvione
Alluvione

Poche ore di pioggia e l’Italia si sbriciola. Decine di morti, treni deragliati, strade interrotte, stadi allagati. Incredibile. Una delle nazioni più ricche del pianeta messa in ginocchio da eventi atmosferici normali e prevedibili per contrastare i quali basterebbe aprire l’ombrello. Non siamo in Asia quando i monsoni si abbattono su fragili capanne di fango e canne. Siamo in Italia dove ci sono fior di ingegneri, costruttori, esperti meteo ed il clima è mite per quasi tutto l’anno. Eppure la devastazione è la stessa.

E’ uno scandalo che ha molti genitori: la speculazione edilizia, lo pseduoambientalismo che impedisce gli interventi di messa in sicurezza del territorio, il groviglio di regolamenti bizantini, l’allarmismo pilatesco della Protezione Civile che dirama ad ogni piè sospinto allarmi meteo costringendo a chiudere scuole ed ufficio salvo poi constatare che il sole splende nelle ore in cui era previsto il diluvio.

Piove, l’Italia è in tilt. Ma anche quando cade la neve o dilaga l’afa. E’ sempre emergenza con danni per miliardi di euro. Ci scopriamo fragili rispetto agli eventi atmosferici nonostante il progresso tecnologico e la sensazione di onnipotenza che le nostre protesi infomatiche ci trasmettono. Siamo in balia del sole e della pioggia, del vento e della siccità. Siamo un villaggio alla mercè della colonnina di mercurio. E questo non mi piace affatto. Non ritengo si possa accettare che uscendo di casa al mattino possa non farvi ritorno perché travolto da una frana o dall’esondazione di un fiumiciattolo.