Amnistia subito per il calcio balilla


INTERAZIONI: 21
calcio balilla
calcio balilla

Una multa di 1.400 euro per aver installato un calcio balilla nel suo locale. Il titolare del Palco di Mestre Stefano Ceolin è stato così sanzionato per aver preferito stecche e rullate alle infernali slot-machine. 

Ha scoperto lo sventurato titolare che serve debito permesso anche per il più innocuo dei passatempi oratoriani. E la trafila autorizzatoria  è persino più complicata di quella prevista per le  micidiali macchinette mangiasoldi.

Adesso spero che il Presidente Giorgio Napolitano ed il Ministro Cancellieri, il Senato della Repubblica  così attenti a svuotare le carceri siano pronti ad intervenire adeguatamente per restituire la libertà agli omini del calcio balilla che hanno allietato i trastulli pomeridiani di milioni d’italiani prima dell’avvento dei video giochi. Si poteva giocare in due, ma in quattro era più divertente. Prima di buttare la palla in mezzo si ci metteva d’accordo: “a fermo vale?”.

Modestamente ero un virtuoso della “cinesina” la micidiale giocata di sponda, mentre in porta me la cavavo così, così. Quando c’era da oliare le stecche con la saliva… ero imbattibile, meglio di un lama andino. Gli schemi erano rigidi ma le partite infuocate con il punteggio scandito dai cubotti laterali.

Gli omini erano di coloro rosso oppure blu. Le decorazioni erano spartane, meglio littori e non c’erano numeri strampalati. Una partita costava cinquanta lire ma noi eravamo bravissimi a recuperare le palline prima che venissero ingoiate nel ventre del calciobalilla. I più scaltri – infilando una stecchetta di gelato – bloccavano la grata e si poteva giocare all’infinito o meglio fino a quando il titolare si accorgeva dell’inghippo sbattendoci a calci fuori dal locale.

Sono pronto ad organizzare un comitato di protesta. Uno dieci cento mille calcio balilla nei bar e nei circoli di tutta Italia. Ed al rogo tutte le diaboliche slot rovina famiglie.