Sono molte e di vario genere le pellicole che in questo 2013 hanno lasciato un segno cinematografico, anche se per alcune di loro la cosa non è riuscita allo stesso modo al Box Office. Un ventaglio importante che rende più difficile del solito riuscire a stilare una classifica di preferenze. Ci provo, ma in alcuni casi la scelta è stata sofferta.
Casi in cui non rientra la scelta della prima posizione che assegno a Gravity. Ad Alfonso Cuaròn il mio personale oscar per il miglior film e la miglior regia. Gravity mi ha tolto il fiato, letteralmente, strabiliato con i suoi piani sequenza, e entusiasmato con la sua fotografia e la sua tecnica. Un centrato di grande cinema capace di rendere un capolavoro un film dalla sceneggiatura leggera.
Secondo e terzo posto per due film già protagonisti della notte degli Oscar 2012 ma arrivati nelle nostre sale solo ad inizio anno e quindi papabili. Parlo di Les Miserables e Django Unchained. Entrambi hanno avuto il pregio di apportare novità e qualità nel loro genere, il primo con la registrazione diretta delle parti cantate e quindi non doppiate, il secondo con lo stile inconfondibile di Tarantino.
In quarta posizione La vita di Adele. Per il film vincitore della Palma d’Oro all’ultimo festival di Cannes, ma escluso per la corsa agli Oscar come miglior film straniero, la passione e la forza di una storia d’amore difficile da raccontare.
Chiudo la Top Five con No – I giorni dell’arcobaleno. Il film di Pablo Larrain poteva ricoprire anche altre posizioni ma mi sembra si incastri perfettamente in una cinquina che in questo modo ricopre i diversi generi che nell’anno appena trascorso hanno riconquistato una giusta attenzione.
Qui di seguito invece la mia personale Top Ten del 2013:
1) Gravity
2) Les Miserables
3) Django Unchained
4) La vita di Adele
5) No – I giorni dell’arcobaleno
6) Philomena
7) Dietro i candelabri
8) La Grande Bellezza
9) Venere in pelliccia
10) I sogni segreti di Walter Mitty