Profumo di Torrone, delizia misteriosa


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Festa del Torrone
Festa del Torrone

Cremona celebra la Festa del Torrone, delizia misteriosa. Chi ha “inventato” il torrone? E’ un quesito irrisolto come quello a proposito dell’inventore della pizza. Nello splendido centro storico cremonese fino al 24 novembre si allineano stand di degustazione, preparazioni live, sfide a colpi di torrone. I cremonesi ne sono orgogliosi e rivendicano la paternità della delizia anche sulla base di un evento storico avvenuto il  25 ottobre 1441, giorno del matrimonio di Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza. In occasione del banchetto nunziale, i pasticceri di corte prepararono un dolce di mandorle, miele e bianco d’uovo che nella forma riproduceva la torre cittadina della Torrione. Da qui poi il termine  torrone, almeno per i cremonesi.

Ma la storia era cominciata molti millenni prima. Tra  il 1100 ed il 1150 Geraldo da Cremona tradusse un libro del medico di Cordova Abdul Mutarrif in cui si esaltavano le virtù del miele e veniva citato un dolce arabo: il “turun”.

Nel “De re culinaria” di Marco Gavio “Apicio” (fine primo secolo a.C.), si ricorda un dolce a base di miele, mandorle e bianco d’uovo che veniva tostato ( torrere in latino). E potevano mancare nella squisita cronologia i Cinesi dalla cui terra giungevano le mandorle?

Il torrone, lasciando a ciascuno la storia e l’etimologia preferita, è un simbolo di festa. La ricchezza degli ingredienti, la lunga preparazione, l’impegno che richiede mangiarlo lo associano simbolicamente ed immediatamente ad un evento che rompe la monotonia quotidiana che va celebrato degnamente. Può esserci festa patronale o laica senza le bancarelle del torrone? E cosa sarebbe la passeggiata domenicale in villa, sul lungomare o lungolago senza la sosta presso il chiosco con i vari tipi di torrone da quello durissimo a quello che si scioglie in bocca. La Campania dominata dai Romani, la Sicilia assoggetta agli Arabi vantano produzioni eccellenti da secoli. I legionari imperiali impegnati a difendere la sicurezza sulla via Appia usavano il torrone come snack energizzante . I siculi impararono invece a catturare nell’impasto i profumi del Mediterraneo e cominciarono a collegare il consumo di torrone al culto dei morti. L’antropologia e la gastronomia si fondono e confondono come gli ingredienti dell’impasto e nell’aria, torniamo a Cremona da dove siamo partiti, sembra sentire le note di uno Stradivari maestro liutaio il cui museo custodisce gioielli musicali.