Dopo iPad 5 (iPad Air) spazio ad iPad Pro: cosa cambia?


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iPad Air

iPad 5, o per meglio dire iPad Air, potrebbe aver aperto le danze per la produzione di un tablet dedicato alla produttività, di fascia molto alta, che possa mettere gli utenti nelle condizioni di svolgere il lavoro attualmente eseguito al PC. Nel caso, si parlerebbe di iPad Pro.

Will Power, analista di RW Baird, afferma che il cambio di nome in iPad Air nasconde degli intenti ben precisi. Ogni caso fatta da Apple si articola per una ragione. Del resto, distinzioni di questo tipo esistono già per MacBook Air e MacBook Pro, così come per Mac Mini, il piccolo PC desktop.

Il mercato è redditizio per chi osa e pensa alla realizzazione di un tablet capace di svolgere la maggior parte delle mansioni che un impiegato usa fare al computer, come l’elaborazione di testi, la creazione di presentazioni o la stesura dei fogli di calcolo.

Quest’anno sono stati spediti più di 300 milioni di PC , e poco più di 120 milioni di tablet. Apple ha venduto finora 170 milioni di iPad, di cui la maggior parte utilizzati per giocare e guardare video. C’è ancora un importante margine di crescita per la mela, volendo aggredire il campo della produttività.

Martedì scorso è stato ribadito che iWork sarà gratuito con l’acquisto di un nuovo dispositivo iOS o OS X, cosa che farà piacere agli utenti, specie se abbinata ad un tablet a 64-bit, come iPad Air. Peccato, però, che questa architettura voglia dire molto poco in assenza di 4 o 5 GB di RAM. Ecco perché c’è bisogno di un iPad Pro. Credete possibile una segmentazione di mercato di questo tipo?