Carcere per ceffone: mazze&panelle fan figli belli


INTERAZIONI: 26
Ceffone ai figli

Un ceffone mollato al figlio di sei anni è costato un mese di carcere ad un papà della provincia d’Arezzo. Il bambino non voleva esercitarsi nella lettura ed il genitore gli ha mollato un manrovescio. Lacrime del fanciullo e rabbia dell’ex moglie che ha trascinato il coniuge in Tribunale.

La condanna  per abuso dei mezzi di correzione  è stata sospesa dalla Corte ma la decisione è clamorosa. Con tanti assassini, pedofili, delinquenti e truffatori che ci sono a piede libero trovo indecente che i soldi pubblici debbano servire a pagare lo stipendio di investigatori e magistrati che non hanno niente di meglio da fare che occuparsi di una vicenda così banale ma allo stesso tempo così mediatica. Temo che il bambino colpito dallo schiaffo sia rimasto vittima più che della sberla, della lite dei coniugi per la fine dell’unione matrimoniale.

Mia madre usava la paletta della cucina per indurre me e mio fratello a più miti consigli. La maestra aveva sulla cattedra una legnosa bacchetta che utilizzava per stimolare la recita a memoria di una poesia o delle tabelline. All’Oratorio Salesiano don Pierino puniva la bestemmia durante la partita di calcio con una sacrosanta “scametta”. Se mi fossi azzardato a lamentarmi dei metodi scolastici ed oratoriani avrei ricevuto da mamma un’altra dose di paletta.

Mi chiedo come mai tali criminali efferati non siano mai stati perseguitati dalla Giustizia e puniti con severità.  Quando ci vuole, ci vuole. A volte un sonoro ceffone – che al massimo provoca qualche arrossamento delle gote per alcuni minuti – vale più di mille sermoni. Non si tratta di autorizzare la violenza proditoria ai danni del proprio sangue, ma quando ci vuole, ci vuole!!! Capita che i figli ti tirino gli schiaffi dalle mani ed una sberla può diventare un correttivo atto d’amore del quale poi una volta grandi i pargoli ci saranno grati.