Semplicemente parliamone: Ernesto Tatafiore

Artista


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Se il pittore giapponese Katsushika Hokusai ambiva a semplificare il processo artistico al punto da voler rappresentare l’intero universo con una sola linea, Ernesto Tatafiore non parla di semplicità o complessità quando si riferisce alle sue opere. Attraverso l’arte, ci spiega, si può restituire vitalità e creatività a figure e personaggi storici, astraendoli dal contesto in cui sono nati per immergerli in una realtà fantastica.

Rispetto al rapporto con la tecnologia, Ernesto Tatafiore non usa mezzi termini: la sua tecnologia è rappresentata dalla matita, dai pennelli e dai colori. Sono questi gli unici strumenti che usa. Anche gli artisti che segue, confessa il nostro ospite, non fanno parte di quella categoria che sperimenta le nuove tecnologie nell’arte.

Per finire, un SMS a Lucio Amelio, a cui l’artista è particolarmente legato. Buona visione.

http://www.youtube.com/watch?v=Qy1qMkYJihs&feature=share&list=PLDlE2MKBegcxfRI2YLC4PHnj-gx17KdaC

 

Note:

Ernesto Tatafiore – artista, pittore e scultore – nasce a Marigliano nel 1943. Dopo la laurea in medicina con specializzazione in psichiatria, si avvicina alla pittura attraverso l’attività dello zio e del padre, per poi dedicarsi unicamente all’arte. Nel 1969 presenta la sua prima personale nella galleria Lucio Amelio, occasione che gli vale la definizione di “neo-illuminista” da parte di Achille Bonito Oliva, per il legame etico che il suo lavoro crea tra arte e storia. Ha esposto sette volte a Basilea e altrettante a Berlino, lavora con le gallerie BCA (Londra) e Levy (Amburgo). Le sue opere sono presenti in numerosi musei fra cui Reggia di Caserta (Fondazione Amelio – Terrae Motus), Metropolitan Museum of Art di New York, Stedelijk Museum di Amsterdam, Museo de Bellas Artes di Bilbao, Macba di Barcellona, Kunsthaus di Zurigo, Museo di Belle Arti di Budapest. Vive da sempre a Napoli.