Volata in bici per i malati di rene


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Giovambattista Capasso - Presidente SIN
Giovambattista Capasso – Presidente SIN

Hanno voluto la bicicletta ed adesso pedalano di buona lena. Dializzati e trapiantati, ricercatori e medici della Società Italiana di Nefrologia sono stati protagonisti di una pedalata sullo stesso percorso dei mondiali di ciclismo a Firenze in occasione del loro congresso nazionale.

Una performance sportiva che ha avuto il merito di accendere i riflettori sulla condizione dei malati di rene nel nostro paese e sullo stato della ricerca. Oltre sessanta i partecipanti, pazienti dializzati e trapiantati di rene guidati dal Professore Giovambattista  Capasso, Presidente della Società Italiana di Nefrologia e appassionato ciclista e dal Dottor Alessandro Nanni Costa, Direttore Generale del Centro Nazionale Trapianti.

 

Si è trattato, in occasione del Congresso Nazionale,  della prima manifestazione ciclistica organizzata dalla Società Italiana di Nefrologia, in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti, la Federazione Italiana del Rene (FIR), il fattivo aiuto del Forum Sport Italia, dell’Associazione Nazionale Emodializzati (ANED), l’avallo della Città di Firenze e del Comune di Fiesole.

 

La fatica dei pedali è una esplicita dimostrazione di come la volontà, l’organizzazione ed il progresso delle cure possano garantire un’eccellente qualità di vita anche ai malati di rene. Al tempo stesso è una metafora simbolica delle difficoltà incontrate dai ricercatori e dai medici oltre che dai nefropatici e dalle loro famiglie a fronte dei drammatici tagli alla sanità pubblica nel nostro paese. A volte superare questi ostacoli è più difficile che affrontare la più aspra delle salite alpine.

La pedalata – dichiara Giovambattista Capasso  – punta a diffondere la cultura dello sport anche tra i nostri pazienti e vuole diffondere il messaggio che l’attività fisica, e soprattutto il ciclismo fatto in modo corretto, fa bene alla salute anche dei soggetti nefropatici. Con il nostro congresso vogliamo riaffermare quanto sia importante, inoltre,  investire nella prevenzione delle patologie sia per tutelare la salute della popolazione sia anche per risparmiare al Servizio Sanitario Nazionale gli enormi costi del servizio di emodialisi. E’ fondamentale l’istituzione del registro delle nefropatie per il controllo statistico della malattia, della sua incidenza nei territori e nei nuclei familiari per poter migliorare le strategia di prevenzione, diagnosi precoce e cura”.

La Società Italiana di Nefrologia (www.sin-italy.org), che conta oltre 2.100 iscritti,  ha finalità d’interesse generale e d’utilità sociale: promuove e valorizza la disciplina della Nefrologia in ogni suo aspetto, inclusa l’Ipertensione arteriosa, la dialisi e il trapianto e favorisce la formazione e l’aggiornamento dei propri soci e degli operatori sanitari del settore. La SIN  incentiva la ricerca clinica e di base su tematiche scientifiche nefrologiche; favorisce lo sviluppo e la standardizzazione di linee-guida di ricerca e di applicazione clinica nelle malattie renali; promuove ed organizza convegni, congressi, conferenze o per l’aggiornamento professionale in Nefrologia; infine favorisce la formazione scientifica di giovani ricercatori anche mediante l’istituzione di borse di studio, assegni di ricerca o contributi miranti al raggiungimento degli scopi dell’Associazione. Questa sinergia tra ricerca, cura, condivisione sociale rende più facile sopportare il fardello della malattia: una diagnosi di nefropatia non è più una condanna ad una vita dimezzata.

“Nel corso del Congresso Nazionale – lo ricorda il Presidente del Comitato Scientifico Giovanni Gambarosono stati illustrati anche i più importanti progressi della ricerca e delle sue applicazioni. Il campo dei trapianti è sempre più ampio ma la grande prospettiva non è quella di un rene artificiale ma piuttosto  quella rigenerativa. L’utilizzo sempre più perfetto della staminali consentirà di restituire vita e funzioni all’organo malato”.