Visita di Napolitano a Napoli. Allarme autobomba a Poggioreale


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Il Presidente Giorgio Napolitano

La visita a Napoli del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, è stata scossa da un allarme attentato completamente inaspettato. Un’auto sospetta è stata intercettata nei pressi del carcere di Poggioreale, una delle tappe della visita del Presidente della Repubblica in città per le celebrazioni delle quattro giornate di Napoli contro l’occupazione nazifascista. Una macchina con la targa contraffatta e risultata essere rubata, è stata parcheggiata nei pressi del carcere lungo la strada dove sarebbe dovuto passare il corteo presidenziale. Le forze dell’ordine di scorta però si sono subito rese conto che qualcosa non andava.

Alla vista dell’auto sospetta hanno fatto sospendere l’arrivo del corteo per controllare l’auto. Il timore principale era che si trattasse di un’autobomba. Sul posto sono intervenuti gli artificieri che hanno controllato la vettura. I tecnici hanno subito bonificato l’area e controllato l’auto fortunatamente non rinvenendo nessun ordigno. Solo da quel momento è stato dato il via libera al corteo che ha così potuto proseguire il percorso nella giornata di celebrazioni. Una giornata cominciata poco prima delle dieci con la cerimonia di deposizione di una corona in ricordo delle vittime delle giornate di ribellione all’oppressione nazifascista.

Napolitano ha reso omaggio alla città che per prima e senza nessun appoggio si ribellò all’occupazione nazifascista dando il via alla Resistenza. Alla celebrazione erano presenti sia il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris che il governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro. Alla manifestazione erano presenti anche le delegazioni sia degli avvocati del tribunale di Ischia che dei comitati della Terra dei Fuochi, le due principali questioni sociali attualmente più gravi in Campania.