Siria, l’Onu dice no all’uso della forza. Sabato si vota la risoluzione


INTERAZIONI: 8
palazzo di vetro
Il Palazzo di Vetro, sede dell’Onu

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha preparato una bozza di risoluzione di intervento in Siria. Un intervento che però non prevede l’uso della forza e comunque qualsiasi tipo di decisione del genere spetterebbe solo allo stesso Consiglio di Sicurezza. La risoluzione contro le armi chimiche in Siria verrà votata sabato notte ed è stata redatta dalle principali forze all’interno del Palazzo di Vetro. In particolare l’accordo è stato ratificato dai “cinque grandi” dell’Onu, le cinque potenze cioè che hanno diritto di veto all’interno del consiglio.

Il Palazzo di Vetro ha quindi scelto la via diplomatica per la soluzione della crisi siriana dopo le resistenze al suo interno proprio delle maggiori potenze mondiali. La risoluzione nei confronti della Siria, che probabilmente costringerà Damasco a consegnare le armi chimiche, sarà vincolante e sarà l’unico modo per far sì che ci sia una soluzione pacifica della vicenda. La bozza di risoluzione che verrà votata sabato sarà poi presentata a Quindici. Per bloccare l’utilizzo di armi chimiche in Siria e costringere lo stato a consegnarle l’Onu si affiderà all’Opac. Si tratta di un organismo internazionale con sede in Olanda che ha come ruolo quello di proibire le armi chimiche nel mondo.

Per permettere all’organismo di assolvere al proprio dovere saranno necessarie delle ispezioni da parte di questo organismo indipendente proprio in Siria. Gli ispettori dell’Opac potranno iniziare il proprio lavoro già da martedì prossimo a risoluzione già approvata. Nella bozza di risoluzione che è stata redatta dai cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza non vi è alcuna attribuzione di responsabilità a nessuna delle due parti in conflitto dell’attacco di Goutha del 21 agosto scorso come già sottolineato dagli ispettori Onu nella loro relazione.