Quello iniziato da pochi minuti si preannuncia essere il Consiglio dei Ministri più importante del seppur giovane governo Letta. Nell’incontro tra il premier con il Presidente della Repubblica delle scorse ore, è nata la necessità di un chiarimento tra le due principali forze di governo sul futuro dell’esecutivo. Il Presidente Napolitano ha incontrato Letta per chiedergli conto dell’attuale fase di incertezza politica e per conoscere cosa intende fare a riguardo. Letta è stato chiaro ed ha chiesto il beneplacito del Presidente per mettere in campo una vera e propria verifica di governo.
Il Consiglio dei Ministri che si sta svolgendo in questi minuti avrà all’ordine del giorno l’annosa questione delle tasse e la prospettiva di aumento dell’Iva ma soprattutto avrà come argomento principe le minacce di dimissioni di massa avanzate dal Pdl nel caso in cui decada dalla carica di senatore il proprio leader, Silvio Berlusconi. D’accordo con il Capo dello Stato, Letta è ormai difronte alla necessità di chiedere conto al Pdl delle proprie intenzioni. Si tratta di una vera e propria resa dei conti che alla fine dell’incontro potrebbe svelare se e quale futuro avrà l’esecutivo.
Le premesse emerse nel corso di questa settimana non sono per nulla confortanti. Lo ha sottolineato anche il Presidente Napolitano questa mattina in visita alla Bocconi di Milano per le celebrazioni in ricordo dell’economista e politico, Luigi Spaventa. Prendendo in prestito proprio l’esempio di Spaventa e della classe dirigente che rappresentava, Napolitano ha detto senza mezzi termini che l’attuale «Ha smarrito i valori del rispetto istituzionale e del confronto civile». Dal canto loro il Pdl non fa passi indietro e anzi all’interno delle sue fila c’è chi già parla di governo finito. Dall’altra parte il Pd è d’accordo con il premier Letta che ha giudicato il gesto del Pdl come una «umiliazione per l’Italia».