Come la penso

Andrea Camilleri - ChiareLettere - pag.340


INTERAZIONI: 7
Andrea Camilleri Come la penso
Andrea Camilleri Come la penso

Le “riflessioni di un vecchio” così definisce “Come la penso” lo stesso Andrea Camilleri, il quale aggiunge che dopo gli 80 anni (lui ne ha 88) tutto si guarda con una certa “distanza” e dunque le riflessioni possono risultare più acute, lucide, pungenti. E questo è sicuramente il suo caso dato che “Come la penso” è davvero cibo per la mente e per l’anima.

Una raccolta di testi scitti in momenti e anni diversi, per la prima volta raccolti in un unico volume così da ricostruire tutto il percorso creativo di Camilleri. Che i più conoscono come autore del notissimo commissario Montalbano o come autore di romanzi storici ambientati nella sua Sicilia, ma che sin dal 1949 è regista e autore teatrale, radiofonico e televisivo e come delegato Rai alla produzione e sceneggiatore ha legato il suo nome alle più note produzioni poliziesche della tv italiana. Quelle che avevano come protagonisti il tenente Sheridan e il commissario Maigret.

E c’è anche questo in “Come la penso”, insieme ad alcune riflessioni sulla letteratura ovviamente, sulla Sicilia e sul suo modo di pensare la Sicilia, sull’amicizia, sui rapporti letterari, sulla cultura e sulla politica. Il libro, diviso in sezioni, alterna la forma narrativa a quella saggistica. La prima, ad esempio, è stata utilizzata per le riflessioni sulla politica dove, addirittura, si è scelta talvolta la forma della favola oppure l’apologo filosofico.

Mentre l’elemento saggistico è preponderante nei discorsi, come quelli per le lectio magistralis tenute in occasione dei molti conferimenti di laurea honoris causa. Gli spunti, le suggestioni, i ricordi e le invenzioni offerte da Camilleri sono tantissime e tutte ci restituiscono una sua contro storia della nostra Italia, tra critica e ironia. Un libro in cui riconoscersi per capire come siamo e cosa pensiamo.