Lavitola: «Berlusconi si sentiva in colpa per Tarantino. Massacrato per lui»


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Forza Italia
L’ex premier Silvio Berlusconi

Emergono nuovi dettagli sull’inchiesta di Bari che riguarda Silvio Berlusconi e Valter Lavitola. Quest’ultimo è stato interrogato dai magistrati che coordinano l’inchiesta sul giro di escort messo su da Gianpaolo Tarantino per ottenere la concessione di appalti pubblici dall’allora premier Berlusconi. Lavitola ha parlato proprio del rapporto che c’era tra i due. Secondo l’ex direttore de “L’Avanti”, Berlusconi era sinceramente legato all’imprenditore barese. In particolare nutriva un profondo senso di colpa nei suoi confronti. Per il leader della neonata Forza Italia, i guai di Tarantino sarebbero cominciati proprio perché aveva stretto rapporti con lui.

Nel verbale di interrogatorio reso da Lavitola si racconta il rammarico di Berlusconi per aver coinvolto Tarantini nella sua vita, fatto che a suo avviso ha scatenato l’attacco automatico della magistratura. Le rivelazioni di Lavitola si riferiscono al periodo tra il 2008 e il 2009, proprio quando esplose lo scandalo delle escort. «Chiunque si avvicina a me i magistrati lo distruggono, questo qui l’hanno massacrato per colpa mia» confessò Berlusconi a Lavitola confidandogli anche di essere giù per questo. Ma soprattutto mostrò all’ex giornalista di voler dare una mano alla famiglia di Tarantini.

Un aiuto economico che quantificato doveva essere di diecimila euro al mese e di cinquecentomila euro d’anticipo. Lavitola ha poi ricordato anche altri episodi come quando «A marzo 2011 andammo a casa di Berlusconi, quando gli dissi che Tarantini era estremamente impacciato, eccetera, eccetera, mi ricordo che quando si salutarono Berlusconi un po’ si commosse». Per poi ricordarne anche un altro che riguardava la moglie di Tarantini. In un incontro a Palazzo Grazioli con lei, Nicla Devenuto ebbe uno sfogo con Berlusconi.

Nel verbale Lavitola racconta: «Presidente io sto cercando di fare di tutto, ma pensi, mi sono venduta tutto, le borse, i gioielli, le cose. Berlusconi prese, glielo giuro prese due buste da 5mila euro e ne diede una a me e una a Nicla. Dopodiché disse ‘Aspetta un attimo’, ritornò con uno scatolino che diede a Nicla e disse ‘Bene, visto che ti sei venduta tutti i gioielli, apri questo qui’. Ha aperto e c’era un braccialetto con dei diamanti dentro, ma un braccialetto importante, antico, con uno scatolo rosso o bordeaux, tennis, di diamanti».