Scavi di Pompei, una necropoli andrà all’asta


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Porta Stabia negli Scavi di Pompei

Un lungo contenzioso legale tra la Sovrintendenza di Napoli e Pompei ed un privato potrebbe concludersi con la messa all’asta del terreno dove si trova un’importante necropoli degli Scavi di Pompei. Potrebbe essere questo l’esito scelto dalla proprietaria del terreno che ha vinto il contenzioso con la Sovrintendenza. La proprietaria Antonietta Nunziata ha deciso di dare mandato al proprio legale di organizzare un’asta per vendere il terreno di sua proprietà dove venne ritrovata un’importante necropoli. Per la vendita del terreno ed anche della famosa necropoli, è stata contattata una famosa casa d’asta internazionale.

La necropoli in questione è situata ad un passo dalle mura di Porta Stabia ed è stata definita di particolare pregio dagli archeologi fin dal momento della sua scoperta. La proprietaria ha scelto di vendere il terreno dopo che il Tar della Campania ha dichiarato illegittimo l’esproprio effettuato dalla Sovrintendenza nel momento in cui venne scoperta la necropoli. Il tribunale amministrativo ha deciso di annullare l’esproprio lo scorso 11 luglio ed il terreno di 1.490 metri quadrati, un agrumeto all’interno della villa nobiliare dell’anziana, è tornata di sua proprietà.

Con esso anche i reperti archeologici ritrovati. Oltre all’onore di possedere questo patrimonio la 82enne proprietaria sarebbe depositaria anche di tutti gli oneri di custodia e manutenzione del terreno e del sito archeologico. La Sovrintendenza ha perso la proprietà dell’agrumeto ma con essa ha ottenuto che vengano ceduti all’effettivo proprietario anche tutti gli oneri di custodia relativi. Così per evitare questa incombenza l’anziana ha scelto di vendere tutta la proprietà tornata in suo possesso e nel frattempo la Sovrintendenza dovrà risarcirla dei danni subiti dall’esproprio illegittimo con un risarcimento di 151mila euro, di cui 101 già liquidati.