Via Castellana Bandiera – Recensione


INTERAZIONI: 7
Via Castellana Bandiera - Recensione
Via Castellana Bandiera – Recensione

Quasi un’evoluzione naturale quella con cui Emma Dante trasforma in cinema il suo omonimo romanzo. Il testo infatti, per la sua fluidità e nel racconto di determinate scene, ha per certi versi il sapore di una sceneggiatura. Una fluidità che però, nonostante l’adattamento cinematografico arrivi dalla stessa autrice (qui all’esordio sul grande schermo), si perde quasi a metà strada.

Proprio come in un ingorgo reale dove l’energia e la voglia di uscirne lentamente cede il passo alla stanchezza, così la storia di questa immobilità da un certo punto in poi tende ad allontanarci e a distrarci. Una scelta forse congeniata per introdurre il cambio di registro che passa da reale a metaforico, e che vede nella stessa reazione che scatena, la metafora dell’approccio a determinati problemi da parte del nostro paese e dei suoi abitanti.

Ottima l’interpretazione del cast, tra cui spicca inevitabilmente quella di Elena Cotta, premiata all’ultima Mostra del Cinema di Venezia dove il film è stato presentato, con la Coppa Volpi.

Via Castellana Bandiera ambientato in una calda Palermo a volte troppo stereotipata, ma fa parte del gioco,  racconta la storia di Rosa e Clara, due donne tornate in città per un matrimonio, che perse nel traffico finiscono nella stretta strada che dà il titolo al film, dove incontrano la macchina, proveniente in senso contrario, guidata dall’anziana Samira e contenente l’intera famiglia Calafiore. Nessuna delle due è decisa a cedere il passo per far passare l’altra, e il confronto iniziale, diventa una sorta di duello che coinvolgerà tutto il quartiere.

Via Castellana Bandiera arriva oggi 19 settembre nelle nostre sale.
Il trailer lo trovate qui.