Casal di Principe, sequestrato il terreno degli scavi


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Il terreno di via Sondrio sequestrato

La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha richiesto ed ottenuto il sequestro del terreno dove negli ultimi tre giorni sono stati effettuati gli scavi alla ricerca di rifiuti tossici come indicato dal collaboratore di giustizia, Luigi D’Ambrosio. La procura antimafia ha deciso di sospendere gli scavi e sequestrare l’intera area per proseguire con calma ed analizzare palmo a palmo tutta il terreno. Si tratta del terreno di via Sondrio dove nei giorni scorsi sono stati ritrovati fusti contenenti fanghi, presumibilmente industriali, in alcuni casi distrutti o lesionati e posizionati a pochi metri dalle falde acquifere.

In particolare quelli ritrovati sbriciolati erano addirittura a meno di cinque metri di distanza dalle falde acquifere. Per accertare se c’è stato inquinamento della falda, i tecnici dell’Arpac e i vigili del fuoco, insieme ai carabinieri del Noe, hanno effettuato degli scavi fino a dodici metri. Tre metri oltre i punti in cui sono stati effettuati i ritrovamenti ma che rappresentano la profondità necessaria da dove effettuare i prelievi per verificare l’eventuale compromissione della falda acquifera. Prelievi effettuati e adesso la procura attenderà i risultati e nel frattempo ha sospeso gli scavi per le prossime ore interdendo comunque l’area.

Un’area adiacente non solo alla falda acquifera ma anche ad una ludoteca costruita dall’altra parte della strada. Oltre a questo terreno a finire sotto la lente degli investigatori è stato anche un altro terreno. Si tratta di quello adiacente di proprietà della Curia dove già nel 2011 i collaboratori di giustizia avevano indicato essere luogo di depositi ma in quella occasione non venne trovato nulla. Gli scavi stavolta però stanno riguardando altre aree dello stesso terreno.