Siria, Assad invia un dossier alla Russia. «Le armi chimiche utilizzate dai ribelli»


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Il leader siriano, Bashar al Assad

Se la soluzione della questione siriana diplomatica, allora le forze in campo sono pronte a combattere la propria battaglia anche su quel fronte. Così se per fortuna non si stanno contrapponendo su un campo di battaglia, le forze internazionali pro e contro Assad lo stanno facendo a livello diplomatico. Le armi utilizzate per ora sono solo dossier ma la posta in palio è esattamente la stessa: avere una posizione dominante in Medio-Oriente. Così da una parte si è schierata la Russia al fianco di Assad mentre dall’altra si sono schierati Stati Uniti e Francia.

Lo scontro in queste ore si basa sulle conclusioni raggiunte dagli ispettori dell’Onu riguardo l’utilizzo di armi chimiche durante l’attacco dello scorso 21 agosto. Le conclusioni degli ispettori consegnato sia al Consiglio per i diritti umani che al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, hanno provocato le durissime reazioni anche del segretario generale Ban Ki Moon. Ma soprattutto a premere l’acceleratore sono state sia Francia che Stati Uniti che nelle ultime ore esortano a punire Assad. Dal canto suo il leader siriano si è difeso con un controdossier inviato al proprio alleato principale e sponda al Palazzo di Vetro. Alla Russia Assad ha inviato un dossier in cui viene relazionato dettagliatamente come le armi chimiche non siano state potute essere utilizzate dal regime.

Dato ormai per certo il loro utilizzo, la conclusione di Assad è che invece a farlo siano stati i ribelli. A questo dossier un coro unico che unisce Assad e diplomatici russi, cerca di screditare il dossier degli ispettori Onu, e data la posizione della Russia, a farlo è soprattutto Assad secondo cui il lavoro degli ispettori sarebbe politicizzato e parziale. Non c’è nessuna prova che ad utilizzare le armi chimiche sia stato il regime siriano e questo punto è stato ancora una volta ribadito da Assad che cerca così di allontanare la possibilità che arrivino le sanzioni invocate da Francia e Usa.