Siria, l’Onu accusa Assad di crimini contro l’umanità. Ci sarà un processo


INTERAZIONI: 7
onu
Il segretario dell’Onu, Ban Ki Moon

Dura presa di posizione del segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon contro il presidente siriano Bashar al Assad. Secondo gli ispettori Onu, Assad avrebbe più volte commesso crimini contro l’umanità e il segretario generale si è detto certo che alla fine della crisi siriana ci sarà un processo internazionale per stabilire le sue responsabilità. Così il segretario Ban Ki Moon ha commentato i primi stralci di relazione presentati dagli ispettori Onu che hanno investigato in Siria durante i giorni degli attacchi più intensi delle forze governative.

Dai primi riscontri presentati dagli ispettori risulta chiaro che Assad abbia utilizzato armi chimiche nel corso degli attacchi contro le zone controllate dai ribelli. Per fermarlo sia Onu che Stati Uniti e Russia stanno pensando ad una soluzione politica della vicenda che leghi definitivamente le mani al presidente siriano. A comunicarlo è stato proprio il ministro degli Affari Esteri russo, Sergej Lavrov che ha incontrato i rappresentanti americani e del Palazzo di Vetro convenendo con loro che l’unica soluzione possibile è quella politica. I diplomatici stanno pensando di far firmare una dichiarazione d’intenti al presidente siriano da presentare alla comunità internazionale.

Secondo il segretario Ban Ki Moon l’utilizzo delle armi chimiche non è l’unico atto stigmatizzabile del regime di Assad. Secondo gli ispettori le forze governative attaccherebbero anche gli ospedali negando le cure ai feriti provenienti dalle zone dei ribelli. La relazione della Commissione d’Inchiesta recita: «e forze governative e le milizie affiliate interferiscono e strumentalizzano le cure mediche per favorire scopi strategici e militari. Le prove raccolte dalla Commissione portano ad una conclusione sconvolgente: le forze governative hanno per politica di negare le cure mediche a coloro che si trovano nelle zone controllate dall’opposizione».