Cinque Stelle sul tetto di Montecitorio sospesi per cinque giorni


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L’occupazione di Montecitorio del M5S

Cinque giorni di sospensione. E’ questa la sanzione che l’ufficio di presidenza della Camera dei Deputati ha deciso di comminare ai danni dei dodici deputati del Movimento Cinque Stelle saliti sul tetto di Montecitorio. La manifestazione di dissenso dei deputati cinque stelle è stata punita duramente dalla Camera che ha deciso di estromettere dai lavori dell’aula i deputati che hanno partecipato all’occupazione in difesa della Costituzione. Motivo di quella protesta era il pacchetto di riforme presentato dal governo che secondo il M5S minava alcuni principi costituzionali riconosciuti.

Pacchetto di riforme approvato poi in aula scatenando ancora una volta le proteste dei rappresentanti del Movimento che hanno esposto manifestini in difesa della Costituzione e indossato magliette con il logo uguale a quello utilizzato sul maxistriscione esposto dal terrazzo di Montecitorio durante l’occupazione. La scelta di applicare la sanzione è stata presa a maggioranza ma non all’unanimità facendo parte dell’ufficio di presidenza della Camera anche tre rappresentanti del Movimento Cinque Stelle che hanno poi incassato la solidarietà anche del rappresentante della Lega Nord, Davide Caparini.

Gli altri colleghi dei restanti partiti, invece, volevano una sanzione ancora più dura ai danni dei cinque stelli autori della protesta. Inizialmente la proposta era di sette giorni di sospensione e solo dopo un lungo dibattito, la sanzione è stata parzialmente ridotta. In ogni caso la maggioranza dei rappresentanti dell’ufficio di presidenza ha definito l’occupazione del terrazzo di Montecitorio un atto di “eccezionale gravità”. Lo stesso ufficio ha voluto anche precisare di non aver imposto ai deputati cinque stelle presenti di posare il proprio cellulare per evitare una diretta streaming della riunione, cosa invece denunciata con forza dai tre rappresentanti cinque stelle presenti.