Siria, Obama parla alla nazione: «Dobbiamo intervenire per la nostra sicurezza»


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Barack Obama, presidente Usa

E’ arrivato l’atteso discorso di Barack Obama alla nazione. Il presidente degli Stati Uniti ha parlato in diretta tv della questione siriana e della possibilità dell’attacco militare. Una possibilità che resta l’opzione principale per il presidente Usa così come ha fatto intendere nel suo discorso di stanotte alle 3 ora italiana. Il presidente degli Stati Uniti ha parlato della necessità di un intervento contro il regime di Assad e ha detto di essere sicuro che dietro le atrocità dell’attacco dello scorso 21 agosto, durante il quale secondo gli Stati Uniti è stato usato il gas nervino, ci sia proprio Assad.

Non ha dubbi quindi il leader americano che per convincere i cittadini americani ha scelto di mandare in onda le immagini raccapriccianti dell’attacco. Immagini di donne e bambini lasciati senza vita dall’attacco con armi chimiche con l’obiettivo di scuotere le coscienze del popolo americano ed ottenere il beneplacito ad intervenire in Siria. L’opzione militare per adesso resta sul piatto anche se Obama ha dichiarato di aver chiesto lo slittamento del voto al Congresso per continuare a percorrere anche la via diplomatica. Una strada che dovrebbe essere segnata dalla consegna degli armamenti chimici di Assad alla Russia, come promesso proprio da quest’ultima.

Se non dovesse accadere, gli Stati Uniti sono pronti ad attaccare e solo la consegna delle armi chimiche potrebbe evitare l’attacco. Altrimenti Assad risulterebbe essere una potenziale minaccia anche per la sicurezza nazionale americana e con lui tutti gli altri dittatori che potrebbero sentirsi incoraggiati ad attaccare gli Stati Uniti nel caso in cui non dovesse intervenire per bloccare il regime siriano. Venti di guerra, quindi, che ricordano i discorsi già pronunciati da George W. Bush alla vigilia delle campagne di Iraq e Afghanistan e dopo solo 24 ore la soluzione proposta dalla Russia sembra già sorpassata.