Il Papa visita i rifugiati e arriva al centro Astalli senza scorta


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Papa Francesco

E’ arrivato al centro gesuita “Astalli”, dove sono ospitati i rifugiati politici a Roma, a bordo di un’utilitaria blu come fosse un ospite qualsiasi, senza alcuna scorta. Si è presentato così Papa Francesco al centro romano dove ha deciso di fare visita per stare vicino ai rifugiati politici ospitati a Roma in un momento in cui il mondo è di nuovo dilaniato dai conflitti. Papa Bergoglio è arrivato senza scorta sorprendendo anche tutti gli operatori dell’informazione che erano in attesa della sua visita.

Se lo sono visti sbucare da un’anonima macchina blu, senza clamore, senza lampeggianti o staffette delle forze dell’ordine, rimanendo sorpresi e quasi non facendo in tempo a riprenderlo o a scattargli delle foto. Il Pontefice uscito dall’auto si è trattenuto a salutare e ad abbracciare alcuni rifugiati che erano fuori al centro ad attenderlo. Poi è tornato indietro per salutare anche molti fedeli che si erano radunati oltre le transenne per incontrarlo.
Poi ha benedetto una donna incinta che pure era lì per il suo arrivo ed è entrato nel centro dove ad attenderlo c’erano anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino e il governatore del Lazio, Luca Zingaretti.

«I monasteri vuoti non servono per trasformarli in alberghi e guadagnare soldi. Diamoli ai rifugiati». Così si è presentato il Pontefice ai suoi “colleghi” gesuiti, ordine dal quale proviene e si è formato. «Grazie perché difendete la vostra dignità ma anche la nostra dignità umana» ha poi detto rivolgendosi ai rifugiati ai quali ha parlato una ventina di minuti.