A soli otto anni le era toccata la sorte già condivisa da centinaia di giovanissime yemenite: essere data in sposa dai propri genitori ad uomini adulti nonostante la tenera età. Sposarsi con tutto ciò che comporta, anche oneri coniugali, a soli otto anni che purtroppo si sono rivelati fatali al suo corpo di bambina. E’ stata uccisa a soli otto anni la piccola Rawan, la bimba di otto anni morta successivamente alla prima notte di nozze per delle lesioni interne provocate da un rapporto sessuale.
La piccola era stata data in sposa ad un uomo di 40 anni che dopo averla sposata ha voluto “consumare” il matrimonio nonostante la tenera età della piccola. La bimba è rimasta vittima delle usanze della zona tribale dove è nata e cresciuta, Hardh, vicino al confine con l’Arabia Saudita, nel nord-ovest dello Yemen. In quelle zone accade purtroppo spesso che giovanissime vengano date in sposa ad uomini adulti secondo proprio l’usanza del luogo. Un destino che condivide un quarto delle donne yemenite. Secondo il ministero per gli Affari Sociali, il 25% delle donne nel Paese si sposa entro i quindici anni di età.
La percentuale esplode proprio nelle zone tribali con scarsissimo livello di alfabetizzazione. Fino agli anni novanta proprio l’età di quindici anni era imposto come limite per le famiglie per dare in sposa le proprie figlie. Età minima abrogata successivamente e che ha dato il via ad una vera e propria tratta delle giovanissime. E’ stato questo il caso della piccola Rawan che però non è riuscita a sopravvivere alla violenza di un uomo troppo grande per lei. A dare la notizia del decesso della piccola sono stati i media inglesi.