Berlusconi, ricorso a Strasburgo presentato alla Giunta


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Il leader di Forza Italia, Berlusconi

A parere di molti è l’ultima carta che in casa Pdl intendono giocare per provare a salvare contemporaneamente leader e governo. Se non dovesse andare a buon fine, la crisi sarebbe inevitabile. Silvio Berlusconi ha presentato alla Giunta per le elezioni del Senato il ricorso già inoltrato alla Corte di Strasburgo per i Diritti Umani. All’interno del documento di trentatré pagine il leader della rediviva Forza Italia, ha spiegato, con l’aiuto dei propri legali, i motivi per i quali la legge Severino non può essere applicata al suo caso.

Secondo le motivazioni redatte dall’ex premier, la legge Severino, trattandosi senza dubbio di una legge che si riferisce alle sanzioni penali non può avere valore retroattivo come tutte le leggi italiane in vigore. In particolare Berlusconi ha presentato il ricorso alla Corte di Giustizia Europea anche perché, a parere dei suoi legali, in Italia e presso la Giunta per elezioni non ci sono gli strumenti giuridici per difendersi. Secondo l’ex premier sono stati violati due principi della carta europea. Per prima cosa proprio l’articolo 7 della Carta europea che vieta proprio la retroattività delle norme penali.

Una seconda norma che la Severino viola è l’articolo 3 che si riferisce alla Cedu, la norma che regolamenta le libere elezioni. In particolare l’articolo 13 che permette un “ricorso effettivo” mentre «l’ordinamento italiano non prevede alcun rimedio interno accessibile ed effettivo per far valere i dedotti profili di incompatibilità con la Cedu». Si tratta dell’ultima carta che Berlusconi ha deciso di giocare per mantenere in vita anche il governo Letta dopodiché potrebbe aprirsi ufficialmente la crisi. La presentazione del ricorso anche alla Giunta rappresenta una speranza che l’organismo ne prenda atto e decida di non votare la decadenza di Berlusconi.