I cinque stelle scendono dal tetto di Montecitorio. «Speriamo sia servito»


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I cinque stelle sul tetto di Montecitorio

I dodici parlamentari del Movimento Cinque Stelle che erano saliti sul tetto di Montecitorio per protestare contro le riforme lesive a loro giudizio della Costituzione Italina, hanno interrotto la loro protesta. I cinque stelle sono scesi dal tetto della Camera dei Deputati dopo essere saliti ieri ed aver esposto un enorme striscione a difesa della Costituzione. Una volta scesa dal terrazzo di Montecitorio, hanno portato lo striscione nella piazza antistante dove ad attenderli c’erano altri attivisti cinque stelle che li hanno accolti tra gli applausi.

I deputati del Movimento hanno poi commentato il loro gesto di protesta e si sono detti speranzosi che sia servito ad accendere i riflettori sulla serie di riforme in cui è impegnato adesso il governo italiana reo, a loro avviso, di aver escluso il Parlamento e di averlo privato della propria funzione decisionale. Intanto all’interno del Movimento Cinque Stelle non si placano le polemiche relative alla possibilità di alleanze con altre forze politiche. A tenerle vive è sempre il leader del M5s, Beppe Grillo, che si è rivolto ai parlamentari del gruppo cinque stelle sempre dalle colonne del suo blog.

Con un post al vetriolo intitolato “Guida per parlamentari M5S autostoppisti eventualmente dispersi a Roma”, Grillo ha ribadito, se ce ne fosse ancora bisogno, che coloro che intendono stringere alleanze con altre forze politiche in Parlamento fanno meglio a lasciare direttamente il movimento. Ancora una volta Grillo si è appellato al codice di autoregolamentazione, liberamente sottoscritto dai candidati al Parlamento prima delle elezioni, in cui si fa espressamente riferimento al fatto che non bisogna stringere alcun tipo di alleanza con gli altri gruppi parlamentari ma solo votare proposte condivise dal movimento.