Riddick, domina l’oscurità, meglio così


INTERAZIONI: 7
Riddick, domina l'oscurità, meglio così
Riddick, domina l’oscurità, meglio così

La saga di Riddick è iniziata nel 2000 con Pitch Black, un film fantascientifico a tinte horror che il carisma di Vin Diesel aveva contribuito a rendere un cult. Non impazzisco per l’attore ma non si può non notare quanto questo personaggio silenzioso e bruto sia adeguato alle sue caratteristiche. Il film infatti lanciò ufficialmente la carriera action di Diesel confermata successivamente con il successo di Fast & Furious.

Ma con il sequel del 2004, The Chronicles of Riddick, la saga fece un passo indietro. Troppo distante dal primo episodio in termini di anima e stile, aveva deluso le aspettative di molti. Con Riddick si è cercato dunque di ritornare al mood di Pitch Black, ma il risultato seppur migliore non è comunque all’altezza. Sebbene sia un terzo episodio, il film ha quasi il tono di un reboot e la sensazione è che possa piacere più agli appassionati del genere che ai fan della saga.

Veniamo alla trama. Riddick è stato abbandonato su un pianeta ostile e deserto, dove per sopravvivere dovrà redimersi da quello che considera il suo peggior peccato, ossia l’essersi civilizzato. Ritrovata la sua vera natura, in quella che probabilmente è la parte migliore del film, il passo successivo sarà quello di riuscire a fuggire e ritornare su Furya, e per farlo tende una trappola ai cacciatori di taglie che lo stanno cercando, attirandoli con l’inganno su questo pianeta desolato, dove lui ha imparato a muoversi e a nascondersi. Ed è da questo momento in poi che a mio avviso il film perde la sua verve declassando la pellicola.

Con la regia di David Twohy, Riddick è arrivato nelle nostre sale giovedì 5 settembre.
Il trailer lo trovate qui.