Lo sport in bolletta!!! Truffe e denaro sporco


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Bollette sportive, scontrini del bar, conti del ristorante. In rete finisce ormai di tutto, specialmente in Estate. La bella stagione – evidentemente – provoca uno scompenso termo-mentale, esalta gli smargiassi, stuzzica l’emulazione. Strano, molto strano in un paese nel quale l’evasione fiscale è ormai insostenibile e quando chiedi una ricevuta l’esercente quasi si offende.

State attenti, dunque, imbonitori dei vostri sollazzi gastronomici ed alcolici. La rete potrebbe risultarvi fatale e far scattar l’accertamento. Diffidate aruspici vanagloriosi dei vostri vaticini calcistici vincenti. Gli invidiosi commenti della rete potrebbero far volgere altrove il benevolo favore di Eupalla.

La “bolletta”, ai miei tempi era quella della luce o del gas, è ormai diventata compagna inseparabile di tanti tifosi ed ahimè anche di tanti atleti. Per alcuni è un vero e proprio lavoro al quale dedicare studio e denaro. Per altri un’integrazione al reddito da terreno di gioco. In Lega Pro – il pronostico è fin troppo facile – ne vedremo delle belle. La prima divisione non prevede retrocessioni e premia economicamente coloro che schierano ragazzini di belle speranze. Visti i precedenti quanto ci metteranno i disonesti ad ordire delle truffe a base di over, risultati esatti, etc. magari usando allibratori del Far East ? Quanti tra atleti, dirigenti, tifosi, procuratori sapranno resistere alla tentazione di un guadagno sporco ma certo?

In tempi di crisi economica, si cerca nella scommessa una risposta ai problemi quotidiani. Ma questo effimero rimedio è sempre peggiore del male. Quando in una città chiudono le piscine ed aprono le sale scommesse, i campi di calcio sono abbandonati al degrado e le agenzia brulicano di giovani c’è da prepararsi al peggio del peggio.