Val Susa, macchinari del cantiere a fuoco e fermata auto-arsenale


INTERAZIONI: 9
val susa
Uno striscione No Tav

Risale la tensione in Val di Susa. Due gli episodi che la scorsa notte hanno rialzato il livello degli scontri. Alcuni macchinari presenti all’interno del cantiere sono stati dati alle fiamme causando danni e tensione all’interno dell’area interdetta di Bussoleno. I macchinari presenti all’interno di un capannone sono stati danneggiati e i danni sarebbero potuti essere maggiori se l’incendio si fosse propagato all’interno dell’area. Quasi contemporaneamente i Carabinieri hanno effettuato un sequestro di armi nella zona di Chiomonte. I militari hanno comunicato di aver intercettato quella che hanno definito un’auto-arsenale.

Un’automobile all’interno della quale i carabinieri hanno trovato una serie di armi che potevano essere utilizzate per azioni eversive. Un vero e proprio arsenale da guerriglia composto da cinque molotov, sei maschere antigas, sei tubi in plastica, che possono essere usati come mortai, sei pneumatici, che sarebbero potuti essere utilizzati come protezioni o per fare barricate, cinque fionde, quattro cesoie, 31 chiodi a quattro punte, di cui poche settimane fa alcuni furono rinvenuti anche sul tratto autostradale e 18 tute scure. Una serie di strumenti che potevano essere utilizzati verosimilmente per un blitz di protesta proprio nella zona del cantiere.

I militari hanno fermato l’auto in località Giuglione, poco lontano dal cantiere di Chiomonte. Il fermo è stato effettuato con un normale posto di blocco allestito dai militari sulla strada che costeggia il cantiere. A bordo dell’auto c’erano due persone a cui però non è stata ancora formalizzata una contestazione. Contemporaneamente proprio nell’area del cantiere di Chiomonte, si erano radunate oltre cento persone che gli investigatori hanno definito dal volto travisato da cappucci. Non si sono verificati però scontri e i manifestanti non hanno effettuato alcuna azione violenta.