Torna la tensione in Egitto. Venerdì di protesta per i pro Morsi


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Le proteste al Cairo in Egitto

Dopo una settimana di calma apparente, tornano le manifestazioni di protesta contro l’attuale governo al Cairo. Come spesso è accaduto la scintilla è rappresentata dal venerdì di preghiera che i Fratelli Musulmani utilizzano per provare a portare in strada la comunità islamica. Come già successe per il “venerdì della collera” anche oggi i sostenitori del presidente deposto Mohammed Morsi sono scesi in strada. A giudicare dalle ultime informazioni sono in migliaia e stanno sfilando per le strade della capitale come nei primi giorni di protesta, soffocata poi nel sangue dalle forze governative.

Il principale centro di raccolta per i manifestanti è rappresentato da Mohandessin dove si sono radunati alcuni leader della protesta. A contrapporsi a loro come sempre gli uomini di esercito e polizia in stato di massima allerta. Resta in vigore per loro l’ordine di sparare sulla folla per difendere obiettivi sensibili. La situazione quindi si è fatta di nuovo tesissima anche se al momento non sono segnalati scontri significativi. Le manifestazioni di protesta, come nelle scorse settimane, non si limitano al Cairo ma investono anche altre città egiziane. Su tutte Alessandria già protagonista di proteste sanguinose e dove anche oggi i musulmani sono scesi in piazza.

La fratellanza è comunque tornata a protestare per ottenere la liberazione del proprio presidente nonostante tutti i principali esponenti della confraternita siano stati arrestati. Sono, infatti, migliaia i rappresentanti ed attivisti della fratellanza finiti nelle carceri egiziane dopo una vera e propria caccia all’uomo messa in campo dal governo provvisorio egiziano. Anche per ribellarsi a questa situazione i musulmani sono tornati in strada e basta una piccola scintilla per far riprendere gli scontri.