Cdm, via l’Imu ma dal 2014 tutto nella Service Tax. Alfano esulta


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Il vicepremier Angelino Alfano

Il consiglio dei ministri di oggi ha approvato l’abolizione dell’Imu per tutto il 2013. Secondo il premier Enrico Letta «l’Imu è cancellata, dal 2014 non ci sarà più l’Imu come l’abbiamo conosciuta fino a oggi, nella linea dell’impegno assunto con la nascita del governo. Il superamento porta oggi alla fine dell’Imu e dal 1 gennaio 2014 ci sarà la Service Tax». La formalizzazione di questo cambiamento, in particolare per la seconda rata dell’Imu e la scelta delle coperture trovate per evitare il pagamento agli italiani verranno resi noti con l’entrata in vigore della legge di stabilità attesa per il prossimo 15 ottobre.

Fino ad allora si svilupperanno altre elementi utili per le coperture che servono all’Italia per non sforare il tetto del 3% tra debito pubblico e Pil. Un impegno improrogabile nei confronti dell’Europa che Letta ha tenuto a sottolineare, l’Italia riuscirà a mantenere non mettendo a rischio la stabilità economica raggiunta fino a questo momento. L’abolizione dell’Imu rappresenta una vittoria politica per il Pdl che ne ha fatto il proprio spot elettorale e che il vicepremier e segretario del partito, Angelino Alfano ha tenuto a sottolineare esultando su Twitter.

«Cdm: missione compiuta! Imu prima casa e agricoltura 2013 cancellata. Parola Imu scomparirà dal vocabolario del futuro». Così ha scritto Alfano sul proprio account Twitter continuando – Per finanziare la cancellazione dell’Imu non aumentano altre tasse: tagli alla spesa pubblica e altre scelte virtuose». Una sottolineatura politica doverosa per il segretario del partito di Berlusconi che però adesso deve mantenere i propri impegni nei confronti del governo e del suo proseguimento. E nonostante Alfano consideri il decreto legge «una legge tax free», restano i dubbi sull’entità della prossima service tax.