Strage di Pignano. Morte celebrale per la ragazza incinta


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L’ospedale Cardarelli di Napoli

Le condizioni di salute di Carolina Sepe, la 25enne di Pignano, frazione di Lauro in provincia di Avellino, sparata da un proprio vicino dopo una lite con il fratello per questioni di viabilità. La giovane era stata vittima della furia dell’ex guardia giurata, Domenico Aschettino che l’aveva colpita con un proiettile della sua pistola alla testa. Ricoverata immediatamente all’Ospedale Cardarelli di Napoli, le sue condizioni parvero subito gravissime ed oggi sembra che si siano aggravate irrimediabilmente. Nonostante non sia ancora stata resa ufficiale con la procedura burocratica di rito, la giovane sarebbe morta celebralmente.

Dal momento in cui verrà dichiarata ufficialmente il decesso celebrale, le resteranno poche ore di vita e spetterà ai macchinari decidere se staccare o meno la spina. La giovane era alla decima settimana di gravidanza ma questo non ha persuaso l’ex guardia giurata dal coinvolgerla in quella che è stata una vera e propria carneficina. Domenica sera, dopo l’ennesima lite per una banale precedenza, il 40enne si recò a casa Sepe armato della sua pistola ancora regolarmente detenuta. Il suo obiettivo era punire il protagonista della lite, Orlando, reo di aver alzato troppo la voce.

Arrivato però a casa dei vicini, Aschettino ha cominciato a litigare anche con il padre del suo rivale, il 44enne Vincenzo che è stato prima vittima della sua furia omicida. All’uomo Aschettino ha sparato per primo, alle spalle mentre parlava con un vicino. Non pago è entrato in casa ed ha cominciato a sparare all’impazzata con la volontà di colpire ormai non solo l’oggetto della sua ira. A finire sotto i colpi della sua pistola sono stati Orlando, colpito con tre colpi all’addome ma fuori pericolo di vita e ricoverato all’ospedale di Nola. La sorella 25enne incinta, colpita alla testa. La madre di entrambi Vincenzina Ferrari, che ha riportato ferite lievi e la suocera Bettina Crisci, ancora in rianimazione.