Autobus nella scarpata in Irpinia. Secondo la perizia era senza freni


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L’incidente dell’autobus sull’A16

Arriva una svolta nell’inchiesta sul tragico incidente di Monteforte Irpino nel corso del quale persero la vita trentanove persone lo scorso 28 luglio. Una novità fondamentale arriva dall’incidente probatorio effettuato sul mezzo sia dalla procura che dai periti di parte delle famiglie. Nel corso degli accertamenti tecnici irripetibili i periti hanno potuto constatare che l’autobus prima di precipitare giù dalla scarpata ebbe un guasto all’impianto frenante. A comunicarlo è stato l’avvocato della famiglia Del Giudice che, nel corso del tragico incidente, perse tre persone.

Secondo il legale, che si è lasciato andare a commenti in una pausa della perizia sul mezzo, il bus non poteva frenare e per questo non è riuscito ad evitare lo schianto. A provocare la rottura dell’impianto frenante è stata causata dalla perdita del sistema di trasmissione. L’impianto venne, infatti, recuperato circa un chilometro prima del luogo dell’impatto e secondo i periti di parte non può che appartenere all’autobus precipitato. Questo spiegherebbe l’impossibilità del guidatore di frenare il mezzo visto che l’impianto frenante ad aria dell’autobus non reagiva più dopo aver perso quello di trasmissione.

Secondo l’avvocato Andrea Pianese la dinamica è chiara: l’autista non aveva più a disposizione i freni per evitare l’impatto. L’autobus in realtà oltre al sistema ad aria era dotato anche di un sistema frenante meccanico. Anche questo sistema però, al momento dell’incidente, ebbe un problema riuscendo a bloccare solamente una ruota dell’autobus. Questo spiegherebbe la traiettoria irregolare che il mezzo assunse deviando la sua corsa verso destra e cadendo giù dal viadotto dopo aver colpito delle auto ed aver sfondato il new jersey di cemento.