Padre Patriciello scrive a Schiavone: «Indica dove sono nascosti i rifiuti»


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CAIVANO
Padre Maurizio Patriciello

Dopo l’intervista agghiacciante concessa dal collaboratore di giustizia ed ex boss dei Casalesi, Carmine Schiavone, uno dei simboli della lotta all’inquinamento in Campania, Padre Maurizio Patriciello ha deciso di scrivere proprio al pentito. Il parroco della chiesa di Caivano, città devastata dai roghi tossici ed epicentro della “Terra dei Fuochi”, ha scelto di inviare una lettera al pentito per chiedergli di non mollare e soprattutto di andare avanti a raccontare ciò che sa. Padre Maurizio, nella sua missiva, ha chiesto esplicitamente a Schiavone di indicare con precisione dove sono sotterrati i rifiuti tossici e dare conferma a ciò che già da tempo la popolazione sospetta e subisce.

Una richiesta che in parte non tiene conto del fatto che nella stessa intervista il boss ha raccontato di aver indicato più volte agli inquirenti dove fossero sotterrati i rifiuti. Quali cave e di quali città fossero state utilizzate. Addirittura di aver fornito numeri di targa dei camion che quei rifiuti li trasportavano, bolle d’accompagnamento che servivano ad eludere i controlli e ditte che avevano messo timbro e firma in calce a quei documenti. Il parroco però ha chiesto ancora una volta all’ex boss di continuare a parlare e di non fermarsi.

Con il suo aiuto le popolazioni di quei luoghi che soffrono ogni giorno morti innocenti possono sbugiardare coloro che per i propri interessi hanno avvelenato una terra e ucciso milioni di persone. «E’ giunta l’ora della verità» scrive il parroco che invoca l’aiuto del camorrista pentito, lui che è riuscito a porre fine al male, per fare lo stesso con le morti innocenti. E infine il parroco chiede a Schiavone di non pensare che tutto quello che ha fatto, che il suo pentimento sia stato inutile e che la mafia non si sconfiggerà mai. «Il bene vincerà sul male – scrive padre Maurizio che poi saluta dicendo – Ti benedico fratello e ti prometto che pregherò per te».